Ottantaquattro milioni riservati agli investimenti delle imprese nelle aree di Taranto, Brindisi e Lecce. Sono quelli previsti dal Mise attraverso due misure specifiche: l’accordo di programma per Taranto e la riprogrammazione di risorse non utilizzate, più altre nuove, per quelle di Brindisi e Lecce. Le due misure sono affidate al coordinamento del vice ministro Teresa Bellanova.
In particolare è l’accordo per l’area di Brindisi e Lecce che riguarda anche il settore tessile, insieme a quelli del manifatturiero, abbigliamento, calzaturiero, anche se non si può escludere un ampliamento sulla scorta delle nuove vocazioni territoriali (servizi e turismo) emerse in questi anni. La disponibilità è di 43 milioni di riprogrammazione di precedenti stanziamenti più 12 di nuovo budget da risorse nazionali e comunitarie per le aree industriali di crisi non complessa a cui dovrà sommarsi il cofinanziamento regionale per circa 800mila euro.
“In ogni territorio del Paese – commenta il viceministro Bellanova – dobbiamo rafforzare le condizioni per sostenere il momento positivo che come Paese registriamo. A maggior ragione se, come in questo caso, esistono dotazioni di risorse stanziate e mai utilizzate, per le quali siamo impegnati con grande determinazione ad evitare la perenzione. Le risorse – prosegue – hanno come obiettivo investimenti produttivi per le aree colpite da crisi industriale e di sistema. Si tratta di immaginare un percorso condiviso con l’istituzione regionale e, a cascata, con i territori, volto ad attivare e a rafforzare processi di innovazione digitale e di internazionalizzazione in modo da sostenere un programma di recupero occupazionale. D’altra parte – conclude il viceministro Bellanova – anche in settori considerati maturi, come, ad esempio, il tessile, l’abbigliamento e il calzaturiero, che nel Salento hanno vissuto una crisi fortissima, si registra la vitalità e la nascita di imprese che non si sono arrese ma, anzi, sono state capaci di riorganizzarsi e riposizionarsi e che ora, se sostenute adeguatamente proprio in questa dinamica, possono svilupparsi ulteriormente”.
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