MU-PV, gli scenari del futuro

MU-PV, gli scenari del futuro

La decisione del Comitato di Presidenza di Milano Unica di anticipare a luglio il tradizionale appuntamento di settembre non è arrivata certo come un fulmine a ciel sereno ma apre comunque scenari inattesi fino a pochi mesi fa.
Negli ultimi due anni infatti aveva iniziato a prendere corpo una strategia diversa, indicata dall’allora sottosegretario ed adesso ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda: vi aiutiamo a crescere con una cospicua iniezione di denaro, potenziate la fiera, convincete le aziende italiane a puntare solo su Milano abbandonando Première Vision e diventiamo i leaders mondiali delle fiere tessili. E’ iniziata così una partita a scacchi con le torri e gli alfieri italiani che si sono subito fermati davanti all’arroccamento francese, forte di una organizzazione e di una potenza comunicativa superiore per numeri ed esperienza.

Così, di fronte all’impossibilità di fare scacco matto attaccando, Milano ha presto deciso di cercare di stanare il ‘nemico’ con la mossa ‘Prima’, un felice tentativo di anticipo sui tempi, con le precollezioni in mostra in una fiera snella e scattante. Una mossa che ha costretto Parigi ad agire in fretta creando Blossom, gemella più selettiva di Prima: e qui è iniziata la battaglia delle date, con un’infelice coincidenza delle due fiere nello scorso luglio, complice anche un ritardo di Milano nel prendere una decisione sulla conferma o meno delle precollezioni.
Il resto è storia di oggi con Milano Unica che ha preso atto che è più facile smarcarsi da Parigi giocando sul calendario piuttosto che sulla persuasione delle aziende a lasciare Première Vision, visto che in questi due anni se qualcuno ha deciso di non andare più al Parc des Expositions lo ha fatto costretto dalla congiuntura e non dalla voglia di potenziare Milano Unica.

Parigi non sembra colpita dalla mossa milanese: ripeterà Blossom a luglio 2017, sicuramente in una data diversa da Milano, e lo farà con la stessa formula, ovvero selezione decisa per espositori e visitatori e numeri contenuti.
Ora che ogni fiera ha trovato la sua collocazione tocca alle aziende adattare collezioni e tempistiche con risvolti futuri tutti da capire. L’assenza di una vetrina a settembre convincerà i biellesi ad andare a Parigi? Milano Unica a luglio ridurrà i numeri degli italiani a Blossom? Il derby d’Europa Première Vision – Milano Unica si giocherà all’estero, in altri continenti? A rimetterci sarà anche The London Textile Fair, probabilmente contemporanea a Milano Unica? E, infine, riprenderà corpo una vecchia proposta nata all’interno di Milano Unica di fare a ottobre, subito dopo le sfilate, una fiera d’elite, una sorta di Blossom verde-bianco-rossa, per chiudere il cerchio sulle collezioni?
Ai posteri l’ardua sentenza.

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