Due marchi che hanno dietro una storia. Hosio e Obvious sono stati ideati e vengono portati avanti da due fratelli, Roberto e Gianluigi Vavassori, figli di imprenditori tessili che dal 1960 producono maglieria. Una storia di famiglia, quindi, che ora si declina in marchi propri, presenti a Pitti Uomo in questi giorni, con un’ottima risposta da parte dei buyer.
Hosio nasce nel 2013 da un’idea di Roberto Vavassori, è la linea più sofisticata, di maggiore ricerca, che parte da un concetto.
“Partiamo dal filo – commenta Roberto Vavassori – ricerco quello che trasmette un sentimento, un’idea, poi sviluppo la collezione con grande attenzione all’innovazione. I filati che vengono utilizzati sono italiani di altissima qualità, ragion per cui il prezzo del prodotto finito è medio-alto”.
Obvious invece è nata nel 2011 su input di Gianluigi Vavassori, è la linea che guarda di più allo street style, al comfort, parte dal prodotto e dalla richiesta del mercato. “Le tendenze moda si possono declinare anche sull’abbigliamento della quotidianità – commenta Gianluigi Vavassori – e Obvious, pur non trascurando la qualità delle materie prime, presenta una mano più crudo, meno sofisticata. Strizza l’occhio al trentenne o all’uomo più adulto ma modaiolo. Ci sono anche capi giovani come le felpe o le t-shirt con stampe, ma sempre con grande attenzione al dettaglio”.
L’obiettivo per Pitti è quello di riuscire a trasmettere il messaggio di un prodotto che guarda sia al prezzo che alla qualità.
La lavorazione è fatta a Bergamo, dove ha sede anche l’azienda di famiglia, i mercati di sbocco invece per il 70% l’Italia per il resto stanno vivendo una crescita importante la Germania, la Spagna e il Giappone.
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