Quella di Gilles Lasbordes per l’apertura di Première Vision sembrava la classica presentazione della fiera: numeri, novità, iniziative… Poi la ciliegina finale, con il lancio di Marketplace che ha animato il dibattito e aperto nuovi scenari. Un sito di e-commerce B to B, una piattaforma-vetrina sulla quale promuovere i propri prodotti, un progetto tecnologicamente molto avanzato: nel 2018 il salone francese durerà 365 giorni all’anno e, quando si muove l’organizzazione di PV, le ambizioni non mancano.
1500 aziende, 70.000 tessuti e 250.000 buyers: questo l’obiettivo di Marketplace pubblicamente dichiarato da Lasbordes, con il progetto che riguarda tutte le fiere internazionali di Première Vision e che è riservato agli espositori di PV. Per puntare dritti al bersaglio Lasbordes mette in campo un team di 15 persone, PV Digital, e si affida alla tecnologia di Mirakl per assicurare prestazioni superiori a tutte quelle ‘simili’ apparse negli ultimi tempi, vedi MU365 di Milano Unica, Pratoexpo.com o il Moodmarket di Cna Federmoda. “Abbiamo altre tecnologie e soluzioni digitali strepitose – ha detto Lasbordes a chi gli faceva notare che anche in questo settore i tentativi di sfondare ci sono gia’ stati e che non sono stati tutti positivi – ed anche la piattaforma e la definizione delle foto sono diverse”, la’ dove “diverse” va inteso come “migliori”.
In attesa che arrivi il 2018 c’è l’edizione attuale di PVP, che inizia con 1954 espositori e che e’ la prima ‘in solitaria’ senza Milano Unica a una settimana di distanza: “A noi non cambia niente – precisa Lasbordes con una considerazione ripresa poco dopo dall’ex numero uno di PV Philippe Pasquet – anche se a chiusura del salone potremo verificare i numeri in modo dettagliato. Abbiamo avuto una crescita di espositori e portiamo avanti le nostre strategie senza basarsi sulle scelte degli altri, compreso Blossom a dicembre e luglio”.
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