Sorrisi comuni sul credito di imposta per i campionari

Sorrisi comuni sul credito di imposta per i campionari

Grande la soddisfazione espressa da Cna, Confartigianato e Confindustria per il parere pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico in merito all’ammissibilità tra le attività di ricerca e sviluppo che possono beneficiare del nuovo credito d’imposta quelle collegate alla ideazione e realizzazione dei nuovi campionari.

Il chiarimento si era reso necessario a seguito di incertezze  sull’interpretazione della previsione normativa recata dal comma 5 dell’art.3 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145 – che esclude espressamente dalle attività ammissibili “le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti”. Il Ministero ha chiarito come nei settori in questione possono considerarsi rilevanti, quali attività di ricerca industriale e sviluppo pre-competitivo, l’insieme dei lavori organizzati dall’impresa ai fini dell’elaborazione e della creazione di nuove collezioni di prodotti.

E’ nelle fasi della ricerca e ideazione estetica e nella conseguente realizzazione dei prototipi dei nuovi prodotti che può astrattamente individuarsi “quel segmento di attività diretta alla realizzazione del prodotto nuovo o migliorato, al quale collegare l’agevolazione che premia lo sforzo innovativo dell’imprenditore”. Tale processo di creazione di prodotti nuovi o migliorati potrà in concreto apprezzarsi, a seconda dei casi e in conformità alle prassi commerciali del settore, in rapporto ai materiali utilizzati, alla combinazione dei tessuti, ai disegni e alle forme, ai colori o ad altri elementi caratterizzanti le nuove collezioni rispetto alle serie precedenti.

Il chiarimento è stato frutto di un’azione congiunta tra Cna, Confartigianato e Confindustria supportate dall’assessorato alle Attività Produttive della Regione Emilia Romagna con l’assessore Palma Costi.

“Il sistema moda rappresenta un settore estremamente complesso e coinvolto da sempre in una forte competizione internazionale – dichiarano dai vertici delle associazioni – e l’investimento delle imprese nella presentazione di nuove collezioni attraverso la realizzazione di prototipi è un investimento rilevante e fondamentale per partecipare da protagonisti a questa competizione. Il chiarimento pervenuto dal MiSE è un ulteriore segnale di attenzione verso il settore per il quale esprimiamo vivo apprezzamento così come la vicinanza della Regione Emilia Romagna che ci ha accompagnato nel raggiungerlo”. “Il settore investe fortemente in ricerca e innovazione lungo tutta la filiera – dichiara Marco Landi, presidente nazionale CNA Federmoda – La capacità e la qualità produttiva unitamente alla capacità creativa delle nostre imprese sono la forza che ci permette di continuare da leader a livello globale e quindi è fondamentale sostenere e premiare gli investimenti in questa direzione”.

Foto: un campionario Marchi & Fildi

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