Presa di posizione decisa di Confindustria Lombardia sulla riforma della Class action in discussione in Parlamento attraverso le parole del presidente Marco Bonometti. Secondo Confindustria Lombardia si tratta di “una proposta che denota una cultura anti-industriale, la stessa che aveva caratterizzato il percorso del Decreto Dignità. Tre i punti critici, evidenziati in linea con le associazioni territoriali e con Confindustria nazionale, che rischiano di far diventare le imprese delle vittime sacrificali delle azioni di classe: l’ampliamento dell’ambito di applicazione, la modifica della procedura di adesione da parte dei singoli, l’introduzione di incentive alla litigiosità e la retroattività delle nuove normative”.
Duro il commento di Bonometti: “Confindustria Lombardia auspica che i parlamentari, di maggioranza e di opposizione, a partire dai parlamentari lombardi, lavorino per migliorare un testo che, allo stato attuale, rischia di aumentare indiscriminatamente i contenziosi e che, nella parte riguardante il compenso, ha un’evidente intento punitivo nei confronti delle imprese e può trasformare l’azione di classe da meccanismo di tutela in strumento di affari. La retroattività non sta né in cielo né in terra. Le imprese, secondo questa norma, potrebbero essere esposte a contenziosi di classe anche per fatti accaduti 10 anni prima”.
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