Messaggio senza mezzi termini da Cna Federmoda per il prolungarsi del lockdown nel settore del fashion: “Il Governo affonda la moda. Non farci ripartire significa condannare alla chiusura migliaia di imprese”.
“Le aziende che operano nella manifattura della moda italiana – dicono all’associazione – contribuiscono a fare grande il sistema economico fatto di artigianato e PMI che crea ricchezza, occupazione, valore, esportazioni e partecipa in maniera sostanziale alla coesione sociale grazie al profondo radicamento territoriale. L’artigianato e le PMI della moda non sono fuggiti all’estero, sono rimasti ancorati ai luoghi dove gusto e qualità hanno la meglio sulla competizione al ribasso sui prezzi”.
Cna Federmoda parla a nome di oltre 80.000 imprese che occupano circa 1 milione di persone per un fatturato che si aggira sui 90 miliardi di euro.
“Non far ripartire le filiere del tessile, abbigliamento, pelletteria e calzature – dichiara il presidente Marco Landi (nella foto)- significa condannare alla chiusura migliaia di imprese che hanno in portafoglio ordini per la stagione autunno-inverno 2020/2021 che non potranno soddisfare, perdendo clienti e mercati faticosamente conquistati e rischiando di essere così estromesse delle catene globali del valore. Gli imprenditori sono pienamente consapevoli della necessità di conciliare la ripresa delle attività con il massimo rispetto delle misure di prevenzione e sono già pronti a rispettare le condizioni di sicurezza previste dal Protocollo sottoscritto tra Governo e Parti Sociali il 14 marzo”.
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