Un calo nei numeri dei visitatori rispetto ad un anno fa ma anche una serie di cause importanti che lo hanno determinato: sono arrivati i numeri ufficiali dell’ultima edizione di Première Vision, che parlano di 53.156 visitatori da 127 paesi, un -2,3% rispetto alla stessa edizione invernale del 2018.
Il 70% di visitatori internazionali soddisfa ampiamente gli organizzatori, confermando il ruolo di richiamo della fiera e della sua offerta globale ma ovviamene è stato necessario capire i motivi di un calo visibile anche ad occhio nudo nei tre giorni di salone. Mercati nervosi ed incerti, anche in previsione dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, visto il -16% dei visitatori inglesi.
Rimangono invariati i primi cinque paesi di provenienza dei visitatori, mentre rispetto a Milano Unica i cinesi sono aumentati, entrando nella top ten al nono posto, preceduta dal Belgio che scala due posizioni e facendo scivolare al decimo il Giappone. Prima è ovviamente la Francia con quasi 16.000 visitatori (+ 1%), al secondo posto, l’Italia (11% dei partecipanti), poi Regno Unito, Spagna e Germania. I visitatori dall’Asia sono aumentati dell’8%, grazie anche a 883 visitatori coreani. In leggera crescita anche il Nord America, appena sotto le 2.000 unità.
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