Sistema Moda Italia sollecita attenzione sul tema dell’aumento dei prezzi dei coloranti, in particolare di alcune tipologie (reattivi ma soprattutto al tino e dispersi). Questo argomento sta assumendo un’importanza sempre più rilevante a causa di problematiche relative alla chiusura di impianti cinesi e/o indiani per motivazioni legate a impatto ambientale o a sicurezza sui luoghi di lavoro.

Purtroppo, la distrazione dell’attenzione dei Paesi UE in relazione alla tematica di produzione di sostanze chimiche ha portato l’industria tessile ad una quasi totale dipendenza da produttori cinesi ed indiani che però ora sono soggetti ad interventi governativi più restrittivi.

Tali chiusure, a volte indicate come temporanee ma di fatto senza informazioni sulla data di riapertura, stanno quindi portando come conseguenza l’incremento, talvolta molto significativo (dal 5 al 150%), dei prezzi dei coloranti, ma anche, fattore più preoccupante per il futuro, alla carenza di tali tipologie di coloranti.

L’indisponibilità di tali coloranti, infatti, avrebbe ricadute estremamente negative sulle produzioni nei prossimi mesi e anni, in particolare sul settore della nobilitazione, in quanto ad oggi non è possibile pensare alle necessità a medio/lungo termine e quindi cercare di anticipare il problema con maggiori scorte di tali sostanze.

Il presidente SMI, Marino Vago sottolinea: ”Sistema Moda Italia, nella consapevolezza della gravità del problema, monitora da anni l’andamento dei prezzi dei coloranti insieme ad Euratex e ha già evidenziato nelle opportune sedi istituzionali a livello UE e nazionale la necessità di affrontare il tema con i Paesi sedi dei produttori. L’Associazione continua la sua attività di sensibilizzazione per un problema complesso e con ricadute importanti in tutta la filiera”.

Nei prossimi giorni si discuterà del tema approfonditamente in sede Euratex, con l’intento di sensibilizzare l’UE verso una opportuna iniziativa compatta, nel contempo Sistema Moda Italia sostiene l’attività di evidenza della tematica presso le istituzioni italiane preposte.