Il Tribunale di Treviso ha accettato la richiesta di concordato in bianco presentata da Stefanel e ha concesso un termine fino al 15 aprile per il deposito della proposta definitiva di concordato preventivo, o in alternativa della domanda di omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti. L’azienda è controllata dai fondi Oxy-Attestor Italia, da anni al centro di una difficile situazione finanziaria.
La società beneficerà degli effetti protettivi del patrimonio previsti dalla normativa che le consentirà di proseguire l’attività commerciale, nel frattempo per l’azienda di Ponte di Piave sono stati nominati tre commissari giudiziali, Dino Biasotto di Treviso, Danilo Galletti di Bologna e Pier Giorgio Cecchini di Modena.
“Le informazioni non sono state chiare, temiamo vi sia l’intenzione di chiudere la sede storica di Stefanel di Ponte di Piave – ha affermato la segretaria generale della Filctem CGIL di Treviso, Cristina Furlan – I rappresentanti di Stefanel hanno parlato di ammortizzatori sociali senza però precisare se le misure siano del tipo straordinario tipico per le crisi aziendali oppure della cassa integrazione per cessazione di attività. Abbiamo forti timori che il progetto sia quello di trasferire la sede a Milano e di ridurre l’operatività di Stefanel ad una pura insegna di natura commerciale”.
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