Il Museo della Seta di Como sarà da domani a Parma per Mercante in Fiera per raccontare una storia legata al tessile, quella del jeans, al quale è dedicata la seconda collaterale “Blu di Genova. Il Jeans è una storia italiana”.
Come si produceva e colorava il tessuto, come veniva utilizzato, quante volte ha incontrato la grande arte e quante volte la vita culturale italiana prima di diventare proprietà di tutto il mondo. Un viaggio tra materiali tessili, piante tintoree, documenti, antiche stampe e pezzi inaspettati per comprendere le origini di un tessuto che ha rivoluzionato il modo di vivere di ognuno. La mostra racconta, attraverso filati, tessuti e attrezzi d’epoca, i segreti della tintura del tessuto genovese che ha fatto nel mondo la storia dell’abbigliamento moderno. Un segreto legato all’indaco o meglio all’estratto della indigofera tinctoria che arrivava in Europa sotto forma di panetti compressi detti coquaigne (da cui il nome ‘Paese della cuccagna’ per identificare la fiorente economia derivante) lavorati a Genova per dare colore al fustagno.
Genova fu capitale di questa tradizione tessile, ma fu nel Nuovo Mondo nel 1873 che un tedesco, Levis Strauss, brevettò il primo paio di pantaloni da lavoro con doppie cuciture, rivetti di metallo e rigorosamente in fustagno tinto di blu.
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