Lavoro minorile: in aumento in Asia meridionale
- Attualità
- 5 Agosto 2015
Ha aperto Filo da protagonista, con il fondatore Dario Casalini che ha raccontato il primo anno di vita del network, le sue ambizioni ed i suoi progetti futuri: Slow Fiber ha aperto di fatto l’edizione 60 del salone milanese lanciando anche importanti sfide per il futuro. La rete di Slow Fiber, nata dall’incontro tra Slow
In tempi di greenwashing Botto Giuseppe sceglie la sostenibilità tangibile con le collezioni di filati e aguglieria AI 24-25 e la pubblicazione del terzo bilancio di sostenibilità sul sito aziendale. “La sostenibilità non è solo uno slogan – dice il Ceo Silvio Botto Poala – ma un valore fondamentale. Lavoriamo e investiamo per produrre un filato
Botto Giuseppe è partner dell’installazione artistica della designer Bav Tailor a Borders Art Fair 2023, a Palazzo Albrizzi-Capello Venezia fino al 30 maggio durante la Biennale di Architettura. Il progetto Hybrid Identities esplora le complessità dell’identità umana e dell’influenza che la cultura o l’educazione possono avere nella costruzione dell’identità, mai uguale a seconda delle situazioni,
Riflettori puntati sulla qualità delle materie prime per la collezione primavera-estate 24 dei tessuti di Botto Giuseppe, che punta soprattutto sulla lana. Alla fibra, finissima, si aggiungono altre fibre come seta e cashmere, per prodotti durevoli, non nocivi al pianeta e quindi eco-compatibili, con lavorazioni a basso impatto e certificazioni che garantiscono tutta la filiera.
Una fattoria nel cuore di Pitti Filati. Botto Giuseppe ha confermato la sua politica “cruelty-free” (la seta è ottenuta da bozzoli già schiusi) nell’ultima edizione del salone fiorentino facendo riferimenti a ambiente e animali nell’allestimento dello stand e sottolineando come ormai la mancanza di una vera alternanza delle stagioni sia una caratteristica dei tempi. Per
In uno stand caratterizzato dal design dei teli realizzati con i filati Naturalis Fibra nel workshop con gli studenti del Politecnico di Milano Botto Giuseppe ha presentato a Pitti Filati la collezione A-I 23/24. Il frutto del lavoro degli studenti del terzo anno del Master in Knitwear e Design abbellisce l’ambiente fieristico esaltando le lane
Tante mischie nella collezione PE 23 presentata a Pitti Filati da Botto Giuseppe, con filati prodotti con sistemi a basso impatto e la materia prima (lana, cashmere, seta) che proviene da fattorie in Australia, Cina, India e Sud America che prestano la massima attenzione al benessere degli animali, alla gestione del territorio e garantiscono il
Lana e cashmere “accompagnano” dal 1876 Botto Giuseppe nella produzione del filato ed anche l’ultima collezione, la AI 22-23, lo conferma. Di lusso ed al tempo stesso naturali le due fibre seguono la scia dell’eccellenza anche in mischia con seta, alpaca e vicuña. Rimane forte il tema della sostenibilità, che ogni stagione si arricchisce di certificazioni,
Il 22 aprile, Giornata della Terra, Botto Giuseppe e Figli pubblicherà il primo rapporto di sostenibilità che attesta i valori etici e di trasparenza dell’azienda, certificata RWS e che adotta sistemi di produzione tracciabili , sostenibili e certificati Cradle to Cradle. “Negli ultimi anni – afferma l’AD Silvio Botto Poala – abbiamo concentrato ogni sforzo
Feel the Yarn da una parte, e-Milano Unica Connect dall’altra: per Botto Giuseppe la stagione delle fiere, virtuali o fisiche, presenta sempre due fronti aperti. A fare la fil rouge alle due collezioni è la sostenibilità di Naturalis Fibra, fiore all’occhiello di un’azienda che vuol diventare totalmente sostenibile per la sezione filati entro il 2025.