Lavoro minorile: in aumento in Asia meridionale
- Attualità
- 5 Agosto 2015
Nonostante una settimana a dir poco complicata il distretto pratese ha risposto presente all’appello di Ecomondo, dove era atteso per parlare di tessile e sostenibilità. “La rivoluzione del settore tessile: introduzione al cambiamento e istruzioni per l’uso” il titolo dell’incontro al Textile District della fiera riminese: regole sui rifiuti tessili, documento strategico europeo sul tessile
Prato pensa da tempo ad utilizzare l’acqua di riciclo non soltanto, dopo i necessari trattamenti e l’immissione nell’acquedotto industriale, per la produzione manifatturiera, ma anche per altre finalità. Oggi viene riutilizzato solo un terzo dei 10 milioni di metri cubi che ogni anno vengono depurati da Gida; i restanti potrebbero essere destinati a uso irriguo
Si chiama RicreaMi la start-up nata dall’idea di due imprenditori, Giuseppe Martinengo e Pierpaolo Furnò, basata sulla sostenibilità ambientale. I due fondatori sono spinti dalla voglia di favorire il cambiamento dell’attuale stile di vita verso consumi più responsabili attraverso il riutilizzo creativo delle risorse basato sui principi dell’economia circolare, focalizzando l’azione sui capi di abbigliamento, riducendone
Una cinquantina di aziende del mondo del riuso, ovvero quasi tutte quelle del distretto pratese, hanno partecipato alla prima riunione di Corertex, il Consorzio per il riuso e il riciclo tessile. Corertex vuole allargare la propria base, chiedendo l’adesione a tutte le aziende etiche e in regola del distretto e la risposta è stata positiva:
L’obbligo di raccolta differenziata nel tessile è ormai realtà e Prato si prepara a gestire questa novità con un proprio consorzio di aziende del distretto. E’ infatti nato Corertex, il consorzio riuso e riciclo tessile fondato da otto aziende: Euroclothing, Abf International, Comistra, Francioni, Suatex, Drd, Prema e Gemar & Figli: sei sono imprese del
Dopo CNA è la volta di Confindustria Toscana Nord: Cobat tessile raccoglie un’altra adesione eccellente e si candida a diventare il consorzio traino dell’economia circolare. “Abbiamo deciso di aderire a Cobat tessile – spiega Maurizio Sarti che del neo costituito consorzio è il presidente, oltre ad essere stato appena rieletto alla presidenza della sezione Sistema
Colloquio a tre a tema hub tessile alla sede di Astri, con il presidente Fabrizio Tesi che ha incontrato il presidente di Alia Nicola Ciolini e l’assessore comunale di Prato Valerio Barberis. “Siamo pronti a collaborare perché l’hub tessile rappresenti un’opportunità per la filiera” ha detto Tesi in rappresentanza delle tante aziende socie di Astri che
L’annunciata progettazione dell’Hub tessile a Prato continua a registrare, dopo il plauso iniziale, qualche altra perplessità tra gli addetti ai lavori. A sollevare dubbi sulla “genesi” dell’hub è anche Astri, l’associazione che è dedita a riciclare i materiali tessili ed ha sede proprio a Prato. “Astri non è stata coinvolta nel progetto – dice il
Utilizzare materiale riciclato e limitare gli Apeos rischia di diventare un cane che si morde la coda, non solo per le aziende ma per tutta la filiera tessile. Una indagine del consorzio Astri conferma infatti che gli attuali limiti massimi, 100ppm (parti per milione), consentiti dalla normativa REACH sono un risultato quasi impossibile da raggiungere utilizzando
Le fibre, il recupero dei capi, la resistenza all’acqua: sono questi i tre elementi alla base della seconda vita di Ratti, o meglio, della 2nd Life, la filosofia produttiva dell’azienda di Guanzate, che ha sviluppato una linea di prodotti, servizi e tecnologie improntate al riuso e al riciclo. Si comincia dalla seta di 2nd Life