Tra gli espositori di Milano Unica, nel settore Shirt Avenue, c’è anche la Tessitura Monti, che presenta i suoi tessuti di alta qualità per camiceria: nuove combinazioni di colori e filati, evoluti processi di finissaggio, la conferma di materie prime di altissima qualità, ma è innegabile che tra gli argomenti più interessanti c’è la nuova governance della tessitura, che con l’uscita di scena dell’amministratore delegato Luca Belenghi è di nuovo in mano alla famiglia.
Il Gruppo Tessile Monti è tra i principali produttori europei di tessuti di camiceria ed esporta oltre l’80% del fatturato. Il cuore operativo ed industriale del Gruppo si trova nello stabilimento ed nel quartier generale di Maserada sul Piave (TV), il fatturato consolidato 2017 del Gruppo è pari a circa 103 milioni, lievemente in crescita rispetto all’anno precedente. La produzione annua è superiore ai 16 milioni di metri di tessuto. Il Gruppo occupa complessivamente, direttamente e indirettamente, circa 3.400 addetti nel mondo in tre siti tessili, di cui uno in Italia, uno in Repubblica Ceca ed uno in India, oltre che nelle tre unità di confezione. A Milano è presente Bruno Monti che è vicepresidente esecutivo insieme al cugino Manuel Monti: il primo si occupa del prodotto e del settore commerciale, Manuel di quello finanziario. Condiviso è l’ambito delle operations.
“Dopo 8 anni di collaborazione ringraziamo sinceramente Belenghi – afferma Bruno Monti – e guardiamo a questo rientro completo della famiglia come ad una opportunità, ovviamente è anche una sfida, anche alla luce del difficile periodo che il tessuto per camiceria sta vivendo: è innegabile infatti che è in corso un mutamento del trend verso materiali più confortevoli come la maglieria o il jersey”. In realtà la lavorazione del jersey, come la stampa, sono attività che la Tessitura Monti volge, ma non sono certo il suo core business e non consentono quindi di raggiungere numeri significativi.
La nuova governance ha come priorità uno spostamento a valle del processo produttivo, grazie alle camicerie in India, alle Mauritius e in Madagascar. “Confezionare unendo ai tessuti a marchio Monti il prodotto finito è indubbiamente una sfida per noi, ma ci consente di semplificare molti problemi ai nostri clienti: mettiamo la nostra verticalizzazione al servizio dei clienti, scelta che portiamo avanti da anni con grande soddisfazione”.
Un’evoluzione continua su molti fronti: materiali sempre più pregiati, ricerca e viluppo del disegno, consolidamento dell’aspetto biologico. “Mi piace sottolineare – conclude Bruno Monti – come nel nostro stabilimento in India siamo ormai completamente autosufficienti con un riciclo completo dell’acqua. La strada che intendiamo percorrere è quella di un’evoluzione del posizionamento del marchio e sono contento che la famiglia ci sostenga pienamente in questo: anzi questo ritorno al pieno controllo dell’azienda è stato occasione per confermare una solidità e un reciproco sostegno familiare che ci ha fatto davvero felici”.
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