Unione Industriale Biellese, Welfarebit e Sella Broker insieme per promuovere il welfare aziendale fra le imprese del territorio. Firmata l’intesa a tre per arrivare a uno strumento che incentivi la produttività, concili vita e lavoro e, in generale, migliori il benessere dei dipendenti.
A sottoscrivere l’accordo anche il Consorzio Sociale Il Filo da Tessere e la società cooperativa Spazio Aperto. “Il welfare aziendale, anche a fronte della legislazione degli ultimi anni, è un tema sempre più centrale per il mondo imprenditoriale ed è ormai considerato un elemento strategico nella gestione aziendale – afferma Carlo Piacenza, presidente dell’Unione Industriale Biellese -. Con questo accordo vogliamo dare un segnale significativo alle imprese, ai loro dipendenti e, in generale al territorio perché è volto a migliorare il benessere delle persone”.
“Le grandi imprese che hanno già introdotto o implementato modelli di welfare hanno ricavato benefici sia di produttività sia di benessere dei dipendenti – aggiunge il vice presidente al Welfare, Nicolò Zumaglini – il progetto si è quindi posto l’obiettivo di mettere in condizione le imprese di dimensioni più ridotte di godere delle medesime opportunità”.
“Da tempo l’Unione Industriale Biellese – evidenzia Pier Francesco Corcione, direttore dell’Uib – si è fatta parte attiva per il benessere dei dipendenti delle aziende associate grazie ad una proficua collaborazione con l’Asl di Biella. Oggi, per primi a livello regionale, abbiamo scelto di diventare un punto di riferimento per il welfare, “portandoci in casa” la gestione del welfare grazie a partner selezionati: dalla formazione di imprenditori e dipendenti fino alla consulenza sindacale e fiscale”.
“E’ importante riuscire ad estendere il valore del welfare – commenta Massimo Sella di Sella Broker – in particolare del welfare di prossimità, alle piccole imprese : in questo senso ci impegniamo a coltivare questo progetto con l’obiettivo di rendere “a misura di Pmi” gli strumenti messi a disposizione dalla normativa vigente”.
“Nella nostra esperienza – afferma Angelo Grippaldi, socio fondatore Welfarebit – poter disporre di una piattaforma di semplice utilizzo e di referenti per la consulenza specifica in materia, capaci di rispondere alle precise esigenze di ogni realtà aziendale, è un modo per facilitare l’utilizzo del welfare”. Paolo Giacometti, general manager Welfarebit, aggiunge: “Il welfare non è solo una nuova modalità di erogare benefici ai propri dipendenti ma è un vero e proprio aspetto strategico nella gestione aziendale che rappresenta il futuro delle relazioni industriali”.
L’aspetto innovativo dell’accordo sta nel proporsi come attivatore di “Welfare di prossimità” attraverso il coinvolgimento delle istituzioni e degli stakeholder territoriali, consentendo di erogare parte dei servizi welfare alle comunità, con particolare riguardo ai servizi di utilità sociale, con l’obbiettivo di creare del valore aggiunto a favore delle imprese e del territorio. Una nuova forma di responsabilità sociale d’impresa.
“Costruire un welfare di comunità – spiega Enrico Pesce, presidente di Il Filo da Tessere – significa raggiungere un triplice obiettivo: coinvolgere le piccole e medie imprese, rivolgendosi non solo ai dipendenti ma anche alle loro famiglie; includere nei servizi soggetti con bassa o nulla tutela, stimolare lo sviluppo economico locale e sociale delle comunità. Esempi operativi potranno essere la creazione di uno sportello di conciliazione presso le aziende, l’introduzione in azienda di una figura come il social manager per l’orientamento e l’affiancamento dei dipendenti, la telemedicina o la prevenzione sanitaria”.
Da sinistra nella foto: Federica Collinetti, Paolo Giacometti, Angelo Grippaldi, Pier Francesco Corcione, Massimo Sella e Germano Donadio
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