Tintoria

Minor impatto ambientale nel tessile? Chiamate F-Susy

Si chiama F-Susy il progetto sostenuto dalla Regione Lombardia nell’ambito del programma Smart fashion and design. È realizzato dal Politecnico di Milano che ne è capofila, dalle società di consulenza Blumine e Nekte e dalle aziende manifatturiere Besani, Maglificio Ripa e Tessitura Attilio Imperiali.

Obiettivi del progetto, come spiega Sustainability-Lab, sono la sperimentazione e la diffusione di processi tessili a minor impatto ambientale grazie alla sostituzione delle sostanze chimiche pericolose con altre più sicure e alla verifica dei risultati conseguiti. F-Susy si focalizza sulla realizzazione di strumenti in grado di facilitare le relazioni tra i diversi soggetti della filiera tessile e della moda e di monitorare processi e prodotti in base agli standard di sicurezza chimica in modo rapido ed efficiente.

“Il tema della sicurezza chimica – spiega il co-fondatore di Blumine Marco Ricchetti – è prioritario per sempre più imprese del settore che devono vedersela oltre che con i vincoli del Reach con una molteplicità di RSL e capitolati predisposti dai vari sistemi di certificazione e dai clienti. Una situazione che se da un lato ha il pregio di diffondere il principio di precauzione e stimolare la ricerca di soluzioni alternative all’uso di prodotti chimici contenenti sostanze critiche, dall’altro aumenta il rischio e i costi che l’azienda deve sostenere per i controlli e test richiesti dal committente. F-Susy si propone di semplificare questa fase fornendo alle aziende strumenti di gestione delle sperimentazioni, accorciando il time to market, incrementando in altre parole il loro grado di competitività”.

F-Susy consentirà di mettere ordine nel flusso spesso caotico di informazioni

Secondo Paolo Gronchi, docente di Chimica Industriale presso il Politecnico di Milano, “per realizzare un prodotto tessile chimicamente sicuro le aziende devono poter disporre di tutte le informazioni necessarie in merito agli standard indicati dai diversi protocolli e alle soluzioni tecniche disponibili. F-Susy consentirà di mettere ordine nel flusso spesso caotico di informazioni che riguardano i vari protocolli chimici”.

Le aziende partner stanno sviluppando attività di ricerca applicata ai propri processi industriali ma beneficeranno di F-Susy anche i loro fornitori e i loro clienti: “Ma in fase di implementazione  – spiega Ricchetti – sarà estesa ad aziende ed a laboratori di testing che possono fin da ora segnalarci il loro interesse e la loro disponibilità”.

Condividi articolo