Texworld Paris

Fiere, anche a Le Bourget ha vinto la paura

Anche le fiere di Le Bourget, ovvero Apparel Sourcing, Avanprint, Avantex, Shawls & Scarves e Texworld hanno pagato dazio al difficile clima internazionale con un calo di visitatori. -7% alla fine dei quattro giorni di saloni, che per tipologia di target hanno un alta percentuale di asiatici tra i visitatori e quindi il timore per gli attentati a Parigi e la concomitanza con il Capodanno cinese hanno penalizzato questi eventi in modo chiaro.

Dei 12684 presenti registrati comunque tanti gli orientali, un po’ meno gli americani, con medie in calo dell’8% nel caso degli Stati Uniti, e del 18% per l’intera Asia. Michael Scherpe, amministratore delegato di Messe Frankfurt Francia, tuttavia, ha commentato: “Gli affari non ha sofferto affatto. Ci aspettavamo questa situazione e abbiamo pensato che avrebbe potuto interferire con i contratti conclusi in fiera ed invece non è successo. I clienti importanti sono venuti”.

Europa e Russia hanno in parte compensato le perdite: per la seconda volta di fila la Francia ha registrato un aumento di quasi il 5% (rispetto a settembre 2015),  Olanda e Belgio sono tornati in gran forma, in crescita del 17% e del 10%. Benissimo la Russia (+42%) e la Polonia (+ 8%) ma anche la Spagna (10%). “Sono stato felice di vedere che alcuni paesi, come la Spagna e i Paesi Bassi hanno recuperato la loro forza e hanno indiscutibilmente contribuito alla performance economica delle fiere. E Sono lieto di confermare che i russi hanno scoperto l’offerta asiatica” ha concluso Scherpe.

Per quanto riguarda l’Africa la crescita è stata del 5% grazie ai paesi specializzati in lavori a ciclo breve (Marocco 30% e Tunisia 16%).

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