L’economia di Prato passa anche dalle donne, grazie alla crescita dell’imprenditoria femminile, che negli ultimi dodici mesi ha visto aumentare il numero di imprese a conduzione ‘rosa’ del 2,3%.
7.164 aziende a fine 2015 in un territorio dove la crescita globale di aziende è stata dello 0,2%, ma quelle femminili sono cresciute dell’1,7%. “L’energia e l’intraprendenza delle imprese femminili – commenta Luca Giusti, presidente della Camera di Commercio di Prato – ha fatto la differenza in questi ultimi anni, stiamo assistendo a un fenomeno inedito. Le donne inizialmente si concentravano su alcuni settori, ma adesso stanno ampliando il loro raggio d’azione. Hanno un loro modo di approcciare all’attività d’impresa, un contributo importante per l’economia del territorio”.
E’ quanto emerge dai dati elaborati da Dario Caserta, responsabile dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Prato; una vitalità che viene confermata anche dal dato che vede Prato al vertice della classifica nazionale sulla crescita dell’imprenditoria femminile. “In questi anni – commenta Veronica Scopelliti, presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile – ci siamo impegnati molto per sensibilizzare e aiutare le donne a diventare imprenditrici. Abbiamo messo in campo diverse iniziative perché far conoscere le opportunità che ci sono è spesso il modo migliore di stimolare la nascita di nuove aziende”.
Oggi a Prato le imprese femminili sono il 33,6% del totale e altrettanto importante è la componente legata alle straniere, che sono il 41,3% del totale: sono 1703 le imprenditrici delle confezioni, il 42,7% del totale. Rappresentano invece la parte maggioritaria le donne impegnate nei servizi: parrucchiere ed estetiste (il 64% del totale), negozi di abbigliamento e accessori (60,6%), servizi di pulizie (52%). Ma il raggio di azione delle donne si sta ampliando a più settori: il tasso di crescita maggiore si registra nell’agricoltura (+5,7%), ma sono in grande crescita anche nelle attività informatica (4,2%).
Tra le imprese femminili quelle gestite da giovani donne (sotto i 35 anni) erano oltre il 16%, mentre tra gli uomini questa quota supera di poco l’11%. Ma in genere l’imprenditoria femminile è caratterizzata da una presenza giovane: il 6,3% delle imprenditrici ha meno di 29 anni, la maggioranza (il 48,9%) ha tra i 30 e i 49 anni. “Da inizio anno abbiamo avuto 50 accessi al nostro sportello Nuove Imprese – commenta Simone Cesari, responsabile dell’iniziativa, che fornisce consulenza gratuita su bandi e procedure per chi è interessato ad aprire un’impresa – Di questi, 30 sono state donne, che si sono rivolte a noi per avere informazioni sulle attività che intendevano aprire. Le idee di queste imprenditrici, così attente a reperire le informazioni corrette prima di avviare un’impresa, sono davvero eterogenee e molto interessanti”.






