Un nonno grossista alimentare, un enorme capannone nel cuore della vecchia zona industriale di Prato, due ragazze trentine che passano le vacanze in Val di Bisenzio (in genere succede il contrario), la voglia di creare qualcosa di nuovo, una sfida che viene vinta in anticipo. Manca il “c’era una volta” e poi gli ingredienti per una bella favola ci sono tutti.
In realtà, ovvero l’opposto della fantasia, non è una favola ma una storia vera quella di Tessa e Arianna Moroder, due sorelle tanto creative quanto intraprendenti che hanno realizzato a Prato Lottozero, una sorta di incubatore, di spazio espositivo, di open space per co-working, di laboratorio tessile, di centro di ricerca e chissà cosa ancora strada facendo. Una strada che inizierà ufficialmente a maggio ma che aveva bisogno di un lavoro preparatorio.

Così Tessa e Arianna (già incontrata a ITMA nelle vesti di disegnatrice tessile per Mantero e, nello specifico, per il progetto Print Your Vision) hanno lanciato una campagna di Crowfunding su Kickstarter per arrivare ai 10 mila euro necessari per comprare i primi macchinari: il tam tam tra gli addetti ai lavori e sul web ha funzionato così tanto che la cifra è stata raggiunta con una settimana di anticipo (anche se la campagna è aperta fino al 17 marzo e chi vuole può ancora contribuire, con una donazione o acquistando i primi prodotti creati in via Arno).
I foulard venduti nella raccolta fondi sono proprio il primo esempio di quello che è uno degli obiettivi di Lottozero, ovvero dare risalto e spazio ai giovani designer: quelli nella fotogallery e gli altri sono stati disegnati dalla illustratrice trentina Anna Deflorian e dallo Studio Mut, graphic designer con base a Bolzano.
Adesso l’attesa è tutta per maggio, per il via ufficiale di questa avventura, con i sogni che hanno già lasciato spazio alla realtà. E questo è già un primo obiettivo raggiunto.
Le foto sono di Rachele Salvioli






