Il rapporto economico provinciale di Prato presentato alla Camera di Commercio mostra una ripresa della fiducia delle imprese, degli investimenti e dell’export ma adesso a tirare il fiato sono le imprese che sono riuscite a superare il processo di selezione avvenuto in questi anni.
“Le nostre imprese hanno dimostrato una grande capacità di risposta alle esigenze del mercato in questi anni di difficoltà – commenta Luca Giusti, presidente della Camera di Commercio di Prato – e hanno saputo mettere in campo le loro competenze per rimettersi in gioco. Se adesso arrivano segnali positivi di ripresa lo dobbiamo all’impegno dei nostri imprenditori”.
Sono 28.951 le imprese attive sul territorio al 31 marzo 2015, praticamente stabili rispetto al 2014. Ha rallentato bruscamente il tasso di crescita delle confezioni (+1%), mentre è negativo il valore aggiunto, che nel 2014 registra un -0,8%. Crescita record per l’export: nel 2014 le esportazioni sono cresciute del 7,2%. A fare di traino sono stati mercati tradizionali per le produzioni del distretto: +9,1% per la Germania, + 16,6% per la Spagna, + 18,5% per il Regno Unito, +28,3% per gli USA.
La ripresa del’export ha fatto da traino positivo anche a tutti gli altri indicatori congiunturali riferiti al manifatturiero, tutti positivi: +1,4% per produzione e ordini, +2,2% per il fatturato, 0,2 per la domanda di addetti. Il recupero dei livelli di produzioni ha interessato soprattutto il tessile (+2,3%) e le aziende di maggiori dimensioni (+3,5% per le aziende con più di 50 addetti).
Le imprese tornano a investire, come dimostrano i dati sul credito: le erogazioni di finanziamenti destinate all’acquisto di macchinari, attrezzature e mezzi di trasporto sono cresciute del 40%. Si allenta la tensione sul mercato del lavoro: anche se i livelli di cassa integrazione sono ancora alti, si rallenta il flusso degli iscritti alle liste di disoccupazione (-15,6%). Sono invece in crescita i flussi di avviamento al lavoro (+5,5%) in particolare per le forme di assunzione più stabili, come i contratti a tempo indeterminato che crescono del 12,9%.
Il quadro che emerge dall’analisi del 2014 e dalle prime indicazioni relative al 2015 è complessivamente positivo. Ma la dinamica ciclica dell’economia pratese si caratterizza ancora per incertezza e instabilità.