La ripresa non è più un'illusione

Anche alla fine del secondo trimestre 2015 a Varese arrivano segnali di ripresa. E’ infatti in aumento il numero di imprese intervistate che dichiarano un miglioramento congiunturale, seppur di entità ancora contenuta, nei livelli produttivi e negli ordinativi. A spingere questa dinamica positiva è soprattutto il recupero degli scambi commerciali verso l’estero, grazie anche alla spinta data dal deprezzamento dell’euro.

Nel secondo trimestre del 2015 l’andamento della produzione registra un ulteriore miglioramento congiunturale (trimestre su trimestre): il 63% degli intervistati ha segnalato un incremento dei livelli produttivi rispetto alla rilevazione precedente, il 30% non ha rilevato variazioni e il 7% ha dichiarato un peggioramento. Questo è il terzo trimestre consecutivo in cui si rileva un saldo positivo nelle risposte, era dal 2010 che non si registrava una dinamica analoga. Nel trimestre in esame il saldo nelle risposte non solo è stato positivo (+56), ma in crescita rispetto al precedente e agli ultimi tre mesi del 2014.
Con riferimento alle previsioni per il terzo trimestre 2015 la maggior parte delle imprese mantiene un atteggiamento ancora cauto e conservativo. L’80% delle imprese del campione prevede un mantenimento degli attuali livelli produttivi, mentre il restante 20% si divide allo stesso modo tra coloro che si attendono un ulteriore incremento e coloro che si aspettano un peggioramento. Sono presenti, infatti, fattori di rischio (Grecia e rallentamento dei mercati asiatici) ed è necessario che i segnali positivi che arrivano dal territorio si consolidino per sostenere la ripresa anche nei prossimi mesi.

Per quanto riguarda gli ordini la dinamica è positiva: il 50% delle imprese del campione ha registrato un incremento, il 32% ha mantenuto il loro livello in linea con la scorsa rilevazione, a fronte del 18% che ha visto una riduzione.

Sul fronte occupazionale sono state autorizzate 3.775.705 ore di cassa integrazione guadagni ordinaria nel comparto industriale, in riduzione del -8,6% rispetto al secondo trimestre del 2014, ma in aumento del +17,5% rispetto ai primi tre mesi dell’anno.
Guardando all’intero periodo gennaio-giugno 2015 sono state complessivamente autorizzate 12.652.573 ore di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria ed in deroga) nel comparto industriale, in riduzione del -25,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Bene anche l’export, che nel primo trimestre del 2015 ha raggiunto 2.383 milioni di euro, valore in aumento del +2,9% rispetto allo stesso periodo del 2014. Per quanto riguarda i mercati di riferimento, crescono nel primo trimestre del 2015 le esportazioni verso le principali aree avanzate. Verso l’Unione Europea si registra un incremento dell’export del +3,8% rispetto ai primi tre mesi del 2014, con un aumento riscontrato non solo verso i due paesi principali partner commerciali delle imprese varesine (Germania e Francia), ma anche verso alcuni paesi dell’est (quali Polonia, Romania) ed altre economie europee mature (quali Regno Unito, Svezia, Belgio) che offrono potenziali di crescita. Anche verso l’America Settentrionale si registra un miglioramento del +4,9%. Tra le aree in via di sviluppo si segnalano esportazioni in crescita verso il Medio Oriente (verso cui sono raddoppiati i flussi in uscita) e l’Africa Settentrionale (+6,8%).
Sono, invece, ancora in rallentamento le esportazioni verso i paesi europei non appartenenti all’Unione Europea che soffrono della contrazione degli scambi varesini in uscita verso la Russia (-43,4%), mentre sono in sostenuto aumento quelli verso la Turchia (30,2%) e la Norvegia (+21,8%).

Nel settore moda la congiuntura mostra un mantenimento dei livelli di produzione e ordinativi rispetto allo scorso trimestre. Nel secondo trimestre del 2015 sotto il profilo produttivo la maggior parte delle imprese intervistate (78%) ha dichiarato livelli in linea con trimestre precedente, a fronte del 14% che ha registrato un peggioramento e dell’8% che ha visto una crescita. Anche le previsioni per il prossimo trimestre sono orientate a un mantenimento dei livelli produttivi attuali come dichiarato dall’82% delle imprese intervistate. L’andamento del portafoglio ordini segue la stessa dinamica: l’86% delle imprese del campione non ha registrato variazioni degli ordinativi, il 10% un loro incremento e il 4% una riduzione.

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