Varese, l'export in Cina passa da Shanghai

Potrebbe essere la Free Trade Zone di Shanghai la nuova porta di accesso al mercato cinese dell’export varesino. Se n’è parlato all’incontro tra una delegazione cinese della Shanghai Pudong Expo Area Development Admnistration e i vertici dell’Unione Industriali e della LIUC – Università Cattaneo, primo passo per arrivare nelle prossime settimane alla firma di un accordo di collaborazione per fare dell’Unione Industriali varesina uno dei partner italiani per la promozione dei progetti di riqualificazione dell’area dove si tenne l’Esposizione Universale di Shanghai del 2010.

Nella zona dove il Governo locale di Pudong ha intenzione di realizzare una free trade zone: “L’incontro – spiega il presidente dell’Unione Industriali, Riccardo Comerio – è nato da contatti avviati dall’Unione nel 2013, in occasione della missione che abbiamo svolto in Cina nell’ambito del nostro Progetto Internazionalizzazione. Il rapporto è andato via, via consolidandosi nel corso di questi anni, anche con l’organizzazione di diversi incontri, l’ultimo dei quali tenutosi questa estate durante la Summer School in Cina della LIUC – Università Cattaneo. Anche a seguito di questo recente contatto è nata l’opportunità di ospitare questa delegazione istituzionale composta da 6 funzionari governativi, appartenenti principalmente all’amministrazione che si sta occupando della riqualificazione e dello sviluppo internazionale delle aree su cui si è svolta l’Esposizione Universale di Shanghai del 2010”.

La delegazione cinese è in Italia per promuovere l’area ex Expo quale sito per la localizzazione di industrie creative e culturali, headquarters di imprese straniere, nonché funzioni turistico-ricreative e fieristico-espositive, e su cui verrà attivata una free trade zone, un’area che consentirà, tra l’altro, l’introduzione, a dazio zero, delle merci provenienti dai Paesi esteri.

Da qui l’idea di dar vita ad un Memorandum of Understanding ormai pronto, a cui mancano solo le firme che verranno apposte nei prossimi giorni. A metterle in calce al documento d’intesa saranno l’Expo Area Development Administration of Shanghai Pudong New Area, la Shanghai Expo Trade e l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese.

“Come sappiamo – continua Comerio – i dazi a cui sono sottoposte le merci possono rappresentare un grave ostacolo al commercio. La possibilità, dunque, che le imprese estere possano beneficiare di importanti agevolazioni, tra cui un abbattimento dei dazi all’importazione delle merci nella Free Trade Zone che verrà attivata a Pudong, rappresenta un driver di competitività che un’associazione datoriale ha il compito di monitorare e che gli imprenditori devono saper cogliere”.

“Conoscere il ‘pianeta Cina’ – spiega il Presidente della LIUC Michele Graglia – è una necessità fondamentale sia per le imprese sia per chi si sta ancora formando e si affaccia al mondo del lavoro: per questo la LIUC da oltre 10 anni offre ai propri studenti la possibilità di frequentare un corso intensivo di tre settimane alla Fudan University, in cui le lezioni con docenti locali si alternano a visite aziendali. In particolare, attorno al tema del “creare business”, vengono proposti incontri in multinazionali (tra le altre, quest’anno, Huawei, Alibaba, Wolkswagen) ma anche con imprenditori italiani che hanno avviato un’attività in Cina, per comprendere le modalità di integrazione, le difficoltà ma anche i vantaggi di questa scelta”.

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