Prato, consegnati gli attestati di Re-dye/Ri-dai!

Si è conclusa con la consegna degli attestati la seconda edizione di Re-dye/Ri-dai!: in quindici, fra giovani neodiplomati, studenti universitari, disoccupati e persone già inserite nel mondo del lavoro, hanno completato il corso per chimici tintori.

Re-dye/Ri-dai! è la ripetizione di una analoga esperienza svoltasi negli anni 2012-2013: lo scopo del progetto, promosso dall’Istituto Buzzi ed al quale hanno aderito Unione Industriale Pratese, AICTC – Sezione Centro Italia e l’Associazione Ex Allievi dello stesso Istituto Buzzi, è espresso già nel suo nome: un invito a darsi un’altra occasione.

L’obiettivo di favorire l’occupazione, non è l’unico: Re-dye/Ri-dai! è nato infatti anche per salvaguardare e diffondere le competenze in materia di chimica tintoria. Cancellata dalla riforma della scuola come indirizzo negli istituti tecnici, la chimica tintoria è però essenziale per le tintorie e rifinizioni sia di Prato che di tutte le altre aree tessili. Per diventare chimico tintore occorrono, anche a chi ha già una buona base tecnico-scientifica, conoscenze specifiche che non si improvvisano.

Dopo 200 ore di lezioni in aula per le necessarie nozioni teoriche e attività pratiche di laboratorio, e 240 ore di stage in azienda i partecipanti hanno avuto l’attestato di frequenza: “Non abbiamo avuto difficoltà – dichiara Franco Ciampolini, che come presidente della sezione Nobilitazione e lavorazioni tessili ha seguito in prima persona il progetto – a trovare le 14 imprese che erano necessarie per ospitare gli stagisti . Nel settore siamo infatti convinti che occorrano iniziative specifiche ed incisive per salvaguardare competenze essenziali all’operatività delle nostre imprese. Re-dye/Ri-day! ha dimostrato di poter dare un importante contributo in questo senso”

L’importanza strategica del progetto è confermata anche dal coinvolgimento del Cogefis-Comitato di Gestione dei Fondi per Interventi Sociali. Nato nel 1974, il Comitato è guidato da un Consiglio direttivo costituito per metà dall’Unione Industriale e per l’altra dai sindacati e gestisce i fondi versati dalle aziende tessili, meccaniche, chimiche e di confezione al fine di favorire interventi sociali nell’area tessile pratese. Cogefis è intervenuto per il pagamento delle quote di iscrizione dei corsisti disoccupati o comunque non in grado di sostenerne direttamente i costi.

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