Varese, estate dalla congiuntura stabile

Anche per Varese il terzo trimestre del 2015 non ha portato grandi scossoni, né nel bene né nel male, a livello di congiuntura industriale. C’è stata stabilità, come nel resto delle regione, che comunque non pregiudica le tre precedenti rilevazioni caratterizzate da miglioramenti.

Tra scoppio della bolla cinese, rallentamento della crescita dei paesi emergenti e degli scambi commerciali mondiali il trend era ‘segnato’ anche se per ora è difficile capire quando queste variabili faranno sentire di più il loro peso.

Le previsioni per i prossimi mesi non sono negative: si prevede che la crescita dell’economia americana, la tenuta dell’area euro, seppur con tassi contenuti, gli effetti espansivi attesi dalla manovra fiscale e la maggior robustezza di consumi ed investimenti possano mitigare in parte gli effetti negativi connessi ai fattori di rischio precedentemente analizzati. Anche a livello nazionale gli ultimi dati pubblicati dal Centro Studi Confindustria confermano l’attesa per una tenuta: la produzione industriale nazionale ha segnato un recupero dello 0,2% in ottobre su settembre e la fiducia tra le imprese manifatturiere è ancora aumentata in ottobre e traccia una tendenza positiva dell’attività anche nei prossimi mesi.

La produzione è in gran parte (58% delle aziende intervistate) stabile, mentre migliora per il 12% ed è peggiore per il 30%. Gli ordini invece sono complessivamente peggiorati (-28) a fronte del 50% delle imprese del campione che ha mantenuto ordini in linea con la scorsa rilevazione e dell’11% che ha segnalato un incremento.

L’export fa ancora da traino con un valore in aumento del +3,5% rispetto allo stesso periodo del 2014. Le importazioni hanno raggiunto 3.180 milioni di euro, registrando una crescita del +6,8%. Queste dinamiche hanno prodotto un saldo commerciale ancora positivo (+1.875 milioni di euro), ma in contrazione rispetto al primo semestre 2015 (-1,6%). Per quanto riguarda i mercati di riferimento c’è un +3,7% verso l’Unione Europea e del 9,5% verso gli USA.

La congiuntura all’interno del settore moda mostra un peggioramento dei livelli di produzione. Nel terzo trimestre del 2015, infatti, il 53% delle imprese intervistate ha dichiarato livelli produttivi in contrazione rispetto al trimestre precedente, a fronte del 14% che non ha rilevato variazioni e del 33% che ha visto una loro crescita. Le previsioni per il prossimo trimestre sono cautelativamente orientate a un mantenimento dei livelli produttivi attuali come dichiarato dall’86% delle imprese intervistate. Tuttavia, il saldo nelle risposte riferite all’andamento del portafoglio ordini appare positivo (+18) e si potrebbe, quindi, registrare nel prossimo trimestre un risultato superiore alle aspettative. Il 50% delle imprese del campione ha, infatti, registrato un incremento negli ordinativi, il 18% una loro stabilizzazione e il 32% una riduzione

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