Milano Unica cerca conferme in Cina

Nona edizione di Milano Unica Cina al via domani, con gli espositori che vanno a cercare a Shanghai i contatti che sono un po’ mancati nell’edizione milanese dello scorso febbraio, quando gli orientali, complice anche il Capodanno e la recessione nel paese natale, in parte latitarono.

78 le aziende presenti nell’immenso centro espositivo di Shanghai, con Milano Unica inserita nel contesto di Intertextile e inquadrata nel Salone Europa, col padiglione La Moda Italiana @ Chic che completerà l’offerta complessiva del made in Italy.

“Lo scorso ottobre – dicono a Milano Unica – registrammo un incremento del 3 per cento sul già ottimo risultato del marzo 2015, avevano visitato la manifestazione oltre 4.000 operatori selezionati storicamente affascinati dall’immagine glamour del nostro Paese. I tessuti esposti comprendono una gamma di materiali che coprono le innumerevoli tipologie di produzione, di gusto, di qualità per i visitatori della fiera. La sperimentazione, il gusto del bello e un occhio sempre attento all’ecologia e alla sostenibilità sono gli asset principali dei materiali nobili super-lusso reinterpretati in chiave tecnologica, dei tessuti high-performance, perfino della seduzione in chiave artigianale nei ricami e nella proposta esclusiva delle stampe”.

L’inquadramento nel contesto economico della Cina adesso non è facile: dopo la vertiginosa crescita è arrivato un rallentamento evidente ma la grande quantità di ‘nuovi ricchi’ assicura ancora un bel bacino di utenza all’eccellenza italiana: “La spesa – dice il presidente di Milano Unica Ercole Botto Poala citando lo studio di Fortune Character Group che parla di 160 miliardi di euro spesi in acquisti nel 2015, oltre il 60% dei quali è stato speso in beni di lusso (il 46% delle vendite globali del lusso è concentrato in Asia) – avviene prevalentemente all’estero (+12%) a causa della forte tassazione imposta dal governo sui beni di lusso che non ha, tuttavia, fermato la crescita anche nel giro d’affari interno (+3%). Cina (+9,6%) e Hong Kong (+8 %) assieme, con 302 milioni di euro in valore, insidiano il primo posto della Germania (304 milioni di euro in valore) nella classifica dei primi 15 Paesi verso i quali si indirizza l’export dei tessuti Made in Italy. Internazionalizzazione, unitarietà d’intenti, modernizzazione, nuova concettualità del prodotto “fiera”, assieme a una nuova idea di lusso, non più sinonimo di esclusività ma di eccellenza, faranno di Milano Unica il nuovo hub dove nasce e si diffonde la moda: non una fiera ma un salone esclusivo, un luogo unico al mondo nel suo genere”.

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