Il convegno “Welfare e premi di produttività: opportunità e prospettive”, organizzato dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese ha portato dati positivi: il 42% delle società situate sul territorio regionale ha infatti intrapreso politiche di conciliazione lavoro/famiglia a beneficio dei propri dipendenti.
I numeri arrivano dall’indagine 2015 di Confindustria Lombardia sul Mercato del lavoro, svolta su un campione di 1.430 imprese e dall’analisi dei dati raccolti risulta che nelle imprese del campione appartenenti al terziario l’utilizzo di tali strumenti di welfare si attesti intorno al 46%. Alta anche la percentuale che si registra anche nelle aziende manifatturiere: 41%. I vantaggi rivolti ai dipendenti, inoltre, crescono in maniera proporzionale all’aumento delle dimensioni dell’impresa stessa: sono, infatti, gli stabilimenti con più di 250 addetti quelli maggiormente attivi in questo ambito di assistenza (75,2%), diversamente da quelli di piccola (30,1%) e media (50,7%) grandezza.
Gli stipendi dei dipendenti di aziende in cui sono attivi interventi di welfare (37.567 euro) sono superiori a quelli in cui queste pratiche non sono applicate (34.057 euro). “Aiuti alla famiglia, divertimento, sostegno per i figli, attenzione per gli anziani – spiega Roberto Ceroni, coordinatore delle Aree Sindacali dell’Unione Industriali varesina – sono le occasioni che ogni singola comunità aziendale può cogliere adeguandole alle proprie necessità e possibilità, legandole ad obbiettivi condivisi che rafforzino il concetto di impresa come nuova agorà nella quale si radunano forze, energie e volontà con il comune intento di realizzare un’idea che si trasforma in prodotto”.
“Una corretta gestione delle risorse umane e l’attenzione sulle esigenze dei dipendenti – dice Chiara Morelli, Docente di organizzazione aziendale e sistemi informativi della LIUC – Università Cattaneo – hanno un impatto migliorativo delle performance organizzative e dei risultati economici delle imprese. Il segreto però è la costanza, non può essere una moda da seguire con iniziative spot ma una politica da portare avanti con perseveranza e con l’obiettivo di diventare un’impresa in grado di attrarre verso di sé i migliori collaboratori che esistono sul mercato del lavoro”.
“Iniziative di welfare sono anche quelle che impattano nella capacità di spesa dei dipendenti, così come quelli che migliorano gli ambienti di lavoro. Fino ad oggi, però le aziende si sono concentrate nell’assistenza sanitaria integrativa e sulla previdenza complementare, anche a causa di una politica fiscale che ha avvantaggiato certe voci di welfare aziendale e non altre”, aggiunge Francesca Mariotti, direttore Politiche Fiscali di Confindustria.
“Con la Legge di Stabilità 2016 – conclude Pierangelo Albini, direttore Lavoro e Welfare di Confindustria – sono stati introdotti dei potenziamenti alla possibilità per le imprese di implementare iniziative di welfare aziendale senza passare dalla contrattazione interna, spesso assente nelle Pmi. In questo modo le piccole e medie realtà possono essere più libere di attuare di propria iniziativa delle politiche a vantaggio dei dipendenti”.
Gli ostacoli sono rappresentati da costi finanziari elevati; oneri di gestione; assenza di informazioni e di competenze dedicate. Per aggirarli l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese ha scelto il progetto Varese Welfare, che permette a qualsiasi impresa associata di adottare nuove iniziative di conciliazione tra occupazione e impegni familiari a vantaggio dei propri lavoratori. “Quest’anno il lavoratore, accanto alle agevolazioni per soluzioni di welfare e acquisti – spiega Alberto Perfumo, AD di Eudaimon, società con la quale Univa ha creato Varese Welfare – potrà contare su un ulteriore supporto concreto derivante dalla fruizione di soluzioni flessibili (flexible benefits) identificate all’interno degli ambiti previsti dal TUIR (Testo Unico Imposte sui Redditi) e dalla Legge di Stabilità 2016. Modalità? Non cambiano rimanendo semplici e digital: tutte le prenotazioni e le informazioni sui servizi sono accessibili da un unico portale gestito da Eudaimon, con un call center di appoggio per l’assistenza ai dipendenti”.