In comune hanno la prospettiva sulla moda e la passione per il mondo del denim, non a caso hanno avviato una collaborazione la cui seconda stagione è stata presentata lo scorso giugno in occasione di Pitti Uomo. Si tratta di Scott Schuman, alias The Sartorialist, e il brand italiano Roy Roger’s che dopo il successo della prima stagione, presentano la seconda capsule collection per la Primavera Estate 2017.
La collezione affonda le radici nell’estetica degli anni ’70 e richiama i passati splendori di chi ha vissuto la sconfinata libertà delle coste Balinesi e Californiane. L’iconico libro di Hugh Holland, Locals Only, che immortala Jay Adams e altre stelle di Dogtown, unito all’usanza autoctona di Bali di mixare stampe diverse, colta dallo stesso Scott Schuman durante un soggiorno sull’isola, rappresentano l’immaginario visivo che sta alla base della collezione: isole esotiche, corpi abbronzati, capelli chiari schiariti dal sole e lo sfuggente richiamo vintage proprio di quel periodo.
Alcune fra le più interessanti stampe originali Balinesi sono fedelmente riprodotte su una vasta gamma di tessuti: giacche, bermuda, camicie a manica lunga e corta sono prodotti in cotone altamente selezionato; costumi da bagno e una raffinata proposta di coach jacket vengono presentati in nylon stampato; un morbidissimo jersey invece rende le immancabili polo e canotte Roy Roger’s preziose.
Il richiamo al glamour dei settanta si nota soprattutto sul trademark del brand: per la capsule collection il denim Roy Roger’s viene trattato e invecchiato in modo da sembrare un’autentico vintage, nelle varianti di fit regolare e a zampa di elefante. Fra le proposte di collezione anche un bomber e dei classici chino e bermuda estivi, in una miscela di lino e cotone che perfettamente accoppia stagionalità con le linee pulite dei capi.






