Como, torna Miniartextil Per tessere sogni

Con lo slogan “To weave dreams” torna a Como la 26′ edizione di Miniartextil, la rassegna di fiber art internazionale che richiama artisti di fama internazionale sulle sponde del lago.

“Tessere sogni” chiede proprio agli artisti di realizzare artisticamente un sogno, un desiderio. Le opere selezionate dalla giuria artistica per quanto riguarda i minitessili e dall’associazione Arte&Arte con il curatore Luciano Caramel, per le grandi installazioni, coinvolgeranno due sedi espositive: la Ex Chiesa di San Francesco a Como e Villa Bernasconi a Cernobbio.

22 le nazioni rappresentate nelle 54 opere selezionate tra 315 adesioni al bando di concorso: Stati Uniti, Messico, Argentina, Giappone, Slovacchia, Polonia, Olanda, Francia, Spagna, Finlandia, Ungheria, Germania, Svizzera e Italia. I materiali utilizzati sono diversi, dal tradizionale filo di cotone, lino e lana a carta, vetro, plastica, legno e metallo. Anche quest’anno sono stati assegnati tra i minitessili il Premio Ratti e il Premio Arte&Arte. Per il Premio in memoria del Cavaliere Antonio Ratti è stato selezionato il lavoro dell’artista lettone Biruté Kaupaité Dominaité, Do not steal my dreams, mentre l’Arte&Arte è stato assegnato all’opera En Silencio, dell’artista spagnola Maria Munoz Torregrosa.

Nella Ex Chiesa di San Francesco a Como vengono presentate al pubblico le 13 installazioni internazionali: tra gli autori il collettivo Numen/For use, Janet Echelmann, Marialuisa Sponga, Simona Muzzeddu, Carmen Colibazzi, Raffaele Penna, Nao Kimura, Inga Liksaite, Marya Kazoum, Arturas Morozovas, Cecile Dachary e Sonya Clark.

Debutto della manifestazione sabato 1 ottobre con le performance di Thomas De Falco (nella foto) nella Ex Chiesa di San Francesco e nella vicina San Pietro in Atrio dalle 17. A Cernobbio la protagonista è Crystal Wagner, che espone a Villa Bernasconi; anche in questo caso inaugurazione sabato, ma alle 19. E’ infine Carole Peia la vincitrice del premio Giancarlo e Marialuisa Sponga, in ricordo dell’artista tessile scomparsa lo scorso anno: la tesi “Il filo conduttore fra arte e società. Dalla fiber art allo Yarn Bombing” ha saputo coinvolgere i membri di Arte&Arte.

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