Inizio soft, forse più del previsto, per Pitti Filati, che sembra pagare ancora dazio al rallentamento del mercato con un’affluenza sicuramente non memorabile. I corridoi della Fortezza da Basso non sono certo stati presi d’assalto, anche se il giudizio è sicuramente parziale, tanto che già nel primo pomeriggio un po’ di movimento in più è stato percepito.
Non che siano mancati i visitatori: le agende con gli appuntamenti erano e sono in gran parte piene, soprattutto per le aziende più grandi, ma il via vai di altre edizioni è solo un ricordo. Domani la prova d’appello e da sempre il secondo giorno è quello che fa la differenza tra il bello e il cattivo ‘tempo’. Eppure le aziende hanno fatto il possibile per compiere un ulteriore passo in avanti: filato di carta, lino elasticizzato, cartelle colore sempre più ricche, allestimenti geniali, party ad invito e chi più ne ha più ne metta. Con altri articoli andiamo a scoprire le varie novità rinviando i giudizi complessivi a venerdì, quando calerà il sipario sul salone dei filati e la ribalta passerà ai tessuti di Monaco di Baviera, Milano e Parigi






