Si apre domani alla Triennale di Milano la mostra “Arazzi e tappeti di artisti e manifatture italiane“: fino all’8 ottobre cento opere tessili racconteranno l’arte tessile italiana nel corso del Novecento.
Il punto di partenza della mostra è il Futurismo che ha ridato importanza alla valenza artistica del tessile, per arrivare ai movimenti culturali del secondo dopoguerra che hanno risvegliato negli artisti l’interesse verso questa forma d’arte. Ci saranno perciò opere tessili realizzate dai futuristi italiani – dagli arazzi di Fortunato Depero ai tappeti di Giacomo Balla, le creazioni tessili presenti alle Biennali di Monza e alle Triennali di Milano e alcuni degli arazzi realizzati dalla Scuola di arazzeria di Esino Lario, oltre a quelli tessuti per i grandi transatlantici italiani.
Spazio anche agli arazzi dell’arazzeria di Ugo Scassa, realizzati su disegni, fra gli altri, di Renato Guttuso, Emilio Tadini, Mario Sironie Renzo Piano, agli arazzi e ai tappeti creati da Elio Palmisano da disegni di Ugo Nespolo, Mario Radice, Mauro Reggiani, Ettore Sottsass, Gillo Dorfles, George Sowden e Luigi Veronesi.