Museo del Tessuto di Prato e Galleria dell’Accademia di Firenze: una prestigiosa collaborazione

Il Museo del Tessuto collabora alla mostra ‘Tessuto e ricchezza a Firenze nel Trecento. Lana, seta, pittura’, aperta alla Galleria dell’Accademia di Firenze da ieri fino al 18 marzo.

La collaborazione consiste essenzialmente nella messa a disposizione delle competenze specifiche del Museo nel settore dei tessuti e nel ‘prestito’ di due tessuti di quelli in mostra. I tessuti in questione sono il pezzo trecentesco di manifattura ilkhanide (Iran) e quello ugialmente trecentesco attributo a Lucca. Nel percorso espositivo sarà inoltre presente un multimediale sulla figura del mercante Francesco di Marco Datini, realizzato dal Museo del Tessuto e presente solitamente a Prato che illustra con grande immediatezza il processo di fabbricazione e commercializzazione dei panni medievali.

La conservatrice del Museo, Daniela Degl’Innocenti, ha preso parte ai lavori del Comitato Scientifico della mostra e ha contribuito al catalogo.

Per tutta la durata della mostra fiorentina (fino al 18 marzo 2018) sul retro del biglietto della Galleria dell’Accademia di Firenze sarà riportata la speciale convenzione che consentirà ai possessori del biglietto della mostra Tessuto e ricchezza a Firenze nel Trecento. Lana, seta, pittura di accedere al Museo del Tessuto di Prato e alle sue mostre al costo di 4 Euro invece di 7.

“Siamo onorati di avviare una nuova collaborazione con un’istituzione fiorentina prestigiosa come la Galleria dell’Accademia, che ci ha coinvolti in questo bellissimo progetto espositivo che unisce arte e tessuto – ha commentato il Direttore del Museo del tessuto Filippo Guarini – La Galleria conta oltre un milione di visitatori all’anno e speriamo vivamente che attraverso la speciale convenzione sui biglietti attivata, alcuni di loro vengano a Prato a visitare il nostro Museo”.

La mostra ‘Tessuto e ricchezza a Firenze nel Trecento. Lana, seta, pittura’ è ideata e curata dalla direttrice Cecilie Hollberg e si concentra sull’importanza dell’arte tessile a Firenze nel Trecento, dal punto di vista economico, nel campo della produzione artistica e nei costumi della società del tempo. “Ho voluto fortemente questa mostra – afferma Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze – per offrire ai visitatori la possibilità di immergersi tra stoffe, tessuti preziosi e fastose pale dorate che testimoniano la grande tradizione artigianale e artistica di Firenze. Opere e manufatti che costituiscono le radici più profonde della moda che ancora oggi ha in Firenze uno dei centri di maggiore creatività al mondo”.

Il percorso espositivo della mostra è cronologico e approfondisce lo sviluppo e la provenienza dei manufatti. La prima sezione illustra le cosiddette Geometrie mediterranee che rimandano al mondo musulmano, segue il Lusso dall’Asia mongola con i piccoli motivi vegetali e animali. Seguono le Creature alate degli ornamenti tessili di influenza cinese. Mentre le Invenzioni pittoriche, della sezione seguente, evocano con fantasia i disegni delle sete pregiate lavorate da tessitori altamente qualificati. La sezione dedicata al Lusso proibito prende spunto dal registro che dal 1343 al 1345 annovera le vesti proibite elencate nella cosiddetta Prammatica delle vesti. Chiudono l’esposizione i Velluti di seta che anticipano gli sviluppi della moda nel secolo successivo.

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