Sotto un cielo fiorentino un po’ grigio, sono 115 i marchi internazionali della filatura che aspettano buyer in Fortezza: diciotto sono i marchi esteri, mentre molto più alta è l’aspettativa di visitatori provenienti dall’estero.
Il primo giorno sembra buono: molti i visitatori in coda per l’ingresso, numerosi anche gli idiomi stranieri che si sentono. Già domani si potrà cominciare a capire che Pitti sarà, per ora gli espositori espongono le loro migliori collezioni per la Primavera/Estate 2019.
I dati elaborati da Sistema Moda Italia e diffusi in occasione di questo Pitti Filati n. 82 danno un settore in situazione di stabilità: nel 2017 il fatturato si dovrebbe aggirare sui 2,86 miliardi di euro, archiviando una lieve crescita del +0,8%. Ancora una volta il mercato italiano si è rivelato più ricettivo, con dinamiche positive per la filatura laniera e cotoniera, mentre il filato di lino resta in flessione. Sul fronte estero, ci si aspetta una filatura ancora in area negativa, ma in decelerazione rispetto al 2016 (-1,0%), fermandosi così a 819 milioni di euro. Contestualmente l’import dovrebbe archiviare un lieve aumento del +0,3%, per un ammontare complessivo di 884 milioni di euro.
Il mercato interno si rafforza di un +0,2%. Calo anche sul versante occupazionale: la filatura laniera presenta ancora delle contrazioni nei primi 9 mesi dell’anno (-1,3% e -1,7% rispettivamente nel gennaio-marzo e nell’aprile-giugno, -2,3% nel terzo trimestre). Per quanto riguarda il commercio con l’estero, nei primi dieci mesi del 2017, la filatura archivia un calo pari al -1,7% in termini di export, mentre l’import conferma i livelli dello scorso anno (+0,2%).
Guardando ai principali mercati di sbocco, l’export di filati cardati accusa una contrazione verso Hong Kong (-9,2%) e Regno Unito (-1,7%); di contro, l’export verso la Croazia cresce del +50,9% e verso il Portogallo risulta in aumento (+14,6%), mentre la Cina flette del -2,8%, la Turchia perde il -19,9%, la Tunisia il -1,8 e la Bulgaria il -15,3%. Anche l’export di filato pettinato, similmente al cardato, sperimenta una perdita nel caso di Hong Kong (-6,3%), mentre risultano in crescita Turchia (+16,7%), Regno Unito (+12,1%) e Bulgaria (+30,1%), nonché la Tunisia (+9,5%). I filati misti chimico/lana registrano un incremento dell’export verso Turchia (+1,2%) ed Austria (+6,5%). I filati di cotone sono in aumento verso Germania (+8,9%), Croazia (+3,9%), Francia (+7,2%), Regno Unito (+2,1%), Romania (+3,6%).
Dati di un 2017 che vedremo in questi giorni se saranno confermati dalle indicazioni di questa manifestazione.






