Il secondo giorno di Milano Unica è iniziato sulla falsariga del primo: affluenza discreta, molti clienti importanti e volti storici della moda, da Nino Cerruti a Brunello Cucinelli. Sicuramente non è un’edizione ‘normale’ per il Gruppo Albini, presente con tutti i suoi cinque marchi (Albini 1876, Albini, donna, Thomas Mason, David & John Anderson e Albiate 1830) e impegnato ieri sera nella commemorazione di Silvio Albini, con un brindisi collettivo tra centinaia di invitati e un regalo speciale fatto da Milano Unica all’azienda, un ‘muro’ colorato sul quale tutti gli ospiti hanno potuto lasciare una frase di saluto o condoglianze (nella gallery alcuni momenti della serata).
Agli stand invece in mostra le collezioni ma anche la nuova app per avere la camicia su misura perfetta. Il 2017 si è chiuso con 149,5 milioni di fatturato rispetto ai 147,2 del 2016 e al risultato hanno contribuito le due società I Cotoni di Albini Spa e Albini Energia che hanno registrato incrementi a due cifre. Bene anche il fronte sostenibilità, con una media dei risparmi annuali di 2.300 Tep, 8 milioni di Kwh elettrici, 6.000 tonnellate di Co2, 46.000 m³ di acqua e 1,3 milioni di metano. “Fabric Butler” è invece la prima app per farsi realizzare la camicia su misura scegliendo i tessuti preferiti tra le collezioni Albini e inviando direttamente l’ordine al proprio sarto di fiducia o a quello più vicino, individuato grazie al “sarto locator”.
La novità principale allo stand di Botto Giuseppe invece guarda all’active wear, con la linea Zero, caratterizzata da tessuti in lana accoppiati a membrane iper tecniche per tessuti altamente performanti in ambito urbano (in primo piano nella foto con i manichini). Sostenibilità ancora al centro dell’attenzione con i tessuti Naturalis Fibra, creati da filati mulesing free prodotti nello stabilimento di Tarcento in Friuli, che utilizza solo energie sostenibili.
Sono ispirati alla figura di Bruno Munari i tessuti di Reda, con lo slogan “La Fantasia è una scienza esatta”: il marchio racconta le collezioni attraverso quattro storie differenti e quattro moodboard che le accompagnano, ovvero Il Gioco (Playground), La Leggerezza (Lightness),
Grisaglie (Grisaille), Eravamo Futuristi (We were Futurists).






