Il meccanotessile ha sempre più appeal sui giovani pratesi, del resto è un settore che a Prato affianca da sempre il tessile dandogli e ricevendone stimoli continui per mantenersi costantemente in linea con le esigenze di innovazione richieste dalla moda. Si tratta di 25 imprese produttrici cui si aggiungono 70 officine per lavorazioni conto terzi e riparazioni, per un totale di 700 addetti e 170 milioni di euro di fatturato.
Questo settore, che gode di ottima salute, è stato al centro di un’iniziativa presso l’ITIS Buzzi, dove gli studenti di due classi del terzo anno e di una del quarto anno degli indirizzi di meccanica e meccatronica sono infatti stati invitati a partecipare a un incontro illustrativo del settore.
Dopo una panoramica tracciata dal Centro studi di Confindustria Toscana Nord, l’esposizione è entrata nel vivo con gli interventi di alcune imprese che hanno spiegato cosa fanno e quali opportunità possono offrire ai giovani. Le imprese intervenute sono state Biancalani (Massimo Biancalani e Riccardo Ravagli), Laip (Massimo Becheri) e TTTecnosistemi (Melania Landi, Ernesto Marano e Marco Manzuoli), quest’ultima chiamata a illustrare gli sviluppi Industria 4.0 applicati al settore attraverso esempi di realtà immersiva di particolare interesse e suggestione.
“Lo scopo di questa iniziativa era incuriosire i giovani nei confronti del nostro settore – spiega Marco Becheri, coordinatore del gruppo Meccanotessili della sezione Metalmeccanica di Confindustria Toscana Nord – Come buona parte del manifatturiero, a Prato e un po’ ovunque in Italia, soffriamo di una cronica carenza di personale specializzato che compromette il ricambio generazionale e sottrae talenti a un settore fortunatamente in salute, in grado di offrire opportunità interessanti. Servono operai specializzati, installatori, manutentori, tecnici diplomati, ingegneri meccanici: è necessario che tutti conoscano le lingue e siano disponibili anche a trasferte all’estero. Le nostre aziende possono offrire esperienze professionali di tutto rispetto da ogni punto di vista”.
Soddisfazione anche da parte dell’Istituto scolastico, che da sempre accompagna i suoi studenti nel percorso professionale.
“Questo incontro si inserisce nel filone, sempre alla massima attenzione da parte del nostro istituto, del rapporto con il territorio – commenta Francesco Tognocchi, docente di sistemi e automazione all’ITIS Buzzi, che con altri colleghi di tecnologia, meccanica e disegno ha creduto in questa iniziativa – La presentazione fatta da parte delle aziende nel quadro dell’esperienza di alternanza scuola-lavoro ha mostrato un settore dinamico e di buon successo; è stato positivo che non si sia parlato solo di tecnica ma anche della dimensione umana del lavoro in queste imprese. Per gli studenti, buona parte dei quali all’inizio del loro percorso nel mondo della meccanica, si è trattato di un’esperienza con anche un suo valore didattico rilevante”.
Un settore variegato, quello del meccanotessile pratese, che rappresenta una vera e propria filiera. I prodotti delle 25 imprese che si affacciano sui mercati sono destinati in gran parte all’export. Va all’estero infatti fra il 65% e il 70% della produzione pratese di macchine per il tessile: destinazione per lo più Cina e India (rispettivamente il 17% e il 9% del totale), ma anche Turchia (8%) e paesi dell’Europa come Portogallo e Germania (8% e 4%) e delle Americhe come Stati Uniti e Messico (4% e 3%). La metà dell’export è rappresentata dalle macchine per il finissaggio, ma anche le macchine per filatura e torcitura contribuiscono per il 21% e quelle per la lavorazione del feltro per un ulteriore 8%.