Ecco chi potenzialmente si occuperà della riqualificazione di Centergross, il più vasto fashion hub d’Europa. È lo Studio ARKLAB di Imola, in collaborazione con Serena Babini e Annalisa Ricci, il primo classificato al concorso dedicato alla riqualificazione architettonica del Centro Servizi.
Il concorso di idee “Italian Fashion Hub” fu lanciato a ottobre 2017 da YAC-Young Architects Competitions e Centergross, uno dei maggiori distretti integrati d’imprese fashion su scala mondiale – 1 milione di metri quadrati di superficie per 600 aziende presenti – in occasione del quarantennale della fondazione del polo bolognese.
Argomento, la riqualificazione architettonica dello spazio più rappresentativo di Centergross, l’asse del Centro Servizi: un intero chilometro di attività commerciali, ristoranti e uffici che ogni giorno accolgono i visitatori internazionali della cittadella della moda e che i progettisti sono stati chiamati a trasformare in un simbolo della qualità e dello stile tipicamente italiani.
Sono stati 120 i progetti inviati da 87 nazioni e valutati dalla giuria internazionale composta, tra gli altri, da Patrik Schumacher (Zaha Hadid Architects), Ben Gilmartin (Diller Scofidio + Renfro), Marie Hesseldahl (3XN), Aurélien Coulanges (Aterilers Jean Nouvel) e Stefano Stanghellini (IUAV).
Il primo premio (10mila euro) è stato assegnato allo Studio di architettura ARKLAB in collaborazione con Serena Babini e Annalisa Ricci (www.arklab.it). Vincente l’idea principale di “rivestire” le strutture esistenti con pannelli perforati che, come un abito prezioso, coprono e al tempo stesso esibiscono l’edificio. Il progetto enfatizza il sistema ortogonale cardodecumanico, una caratteristica predominate del Centergross, e presenta soluzioni architettoniche volte a creare un abile gioco tra pieni e vuoti in grado di definire gli spazi del futuro fashion hub: una coesistenza armoniosa di uffici, attività commerciali ed aree verdi.
Italiano anche il 2° classificato: DDA Studio di Terni (www.ddastudio.net) che si è aggiudicato il premio di 4mila euro con un progetto basato sulla valorizzazione del legame tra il distretto bolognese e il suo territorio, proponendo una trasposizione in architettura del modello urbanistico del capoluogo emiliano. Nella nuova veste moderna e high-tech, il Centergross segue le orme della tradizione, e qui ritroviamo Bologna, il suo muoversi lento, la sua storica rete di portici e vicoli intrecciati che da secoli rappresentano un perfetto modello di interconnessione.
Ha conquistato il 3° premio di 2mila euro l’architetto Sabrina Ene (Romania), che ha giocato soprattutto con l’esperienza del visitatore, indirizzato a percepire la vitalità glamour di Centergross.
“Italian Fashion Hub ha rappresentato un unicum fra le numerose iniziative promosse da YAC – spiega Alessandro Cecchini, C.E.O YAC – Da un lato, la materializzazione dei sogni e degli immaginari propri del fashion era la prima sfida proposta dal concorso, dall’altro la scala immensa d’intervento (oltre 1 km di struttura) metteva i progettisti innanzi all’obiettivo di nobilitare una enorme struttura degli anni ‘70 in architettura-manifesto di quegli ideali di stile e ricercatezza che la moda, a qualsiasi livello sottende. La partecipazione e i risultati di gara evidenziano che i progettisti hanno saputo interpretare questa sfida, rispondendo in maniera creativa e possibile alle nuove esigenze di Centergross, qualificatasi quale committenza illuminata che, a partire da necessità di natura funzionale, ha saputo impostare un’iniziativa capace di rispondere in maniera brillante alle proprie finalità, affermando parimenti l’importanza della ricerca e della valorizzazione del talento dei giovani progettisti”.
Assegnate nell’ambito del concorso anche quattro Gold Mention del valore di mille euro.
L’aspetto architettonico è sempre stato fondamentale per il nostro distretto – commenta la presidente di Centergross, Lucia Gazzotti – Quello che desideriamo oggi è operare un’evoluzione di quella stessa struttura che ci ha permesso di diventare una realtà di riferimento per il nostro settore, attraverso un progetto che sappia rispondere alle esigenze dei nostri tempi, ma soprattutto a quelle di domani, a partire dalla sostenibilità ambientale. È un percorso importante, che affronteremo in accordo con le nuove generazioni d’imprenditori di Centergross e con lo stesso sguardo rivolto al futuro che ha sempre contraddistinto le nostre scelte”.
Polo d’eccellenza dedicato al pronto moda tra i maggiori in Europa, Centergross si sviluppa in un’area di 1 milione di metri quadrati alle porte di Bologna. Fondato nel 1977, raccoglie circa 600 aziende (1 su 4 impegnata nell’abbigliamento donna) e oltre 6.000 lavoratori di settore. Il volume complessivo di affari di circa 5 miliardi di euro, ne fa una delle aree di maggiore attività e fermento per il settore moda made in Italy a livello internazionale.