Una sorpresa non da poco che ha portato i dipendenti della sede fiorentina della maison a due ore di sciopero nella giornata di ieri. La direzione ha infatti comunicato ai sindacati di voler esternalizzare il magazzino entro il 30 giugno e di trasferirsi dall’attuale sede nella zona industriale di Osmannoro (dove lavorano 240 addetti) a una nel centro storico di Firenze entro l’anno. Per i nove operai che lavorano nel magazzino, riferiscono i sindacati Cgil e Cisl, l’azienda ha detto di avere già l’accordo con due ditte che prenderanno l’appalto affinché tutti siano riassunti.
Le modalità di decisione comunicazione non sono piaciute ai sindacati che per bocca di Monica Biagiotti (Filctem CGIL Firenze) e Mirko Zacchei (Femca CISL Firenze) hanno dichiarato “sono due fulmini a ciel sereno, due comunicazioni che avvengono a cose fatte, senza coinvolgere il sindacato, un metodo che stigmatizziamo. Non a caso i lavoratori, in assemblea, hanno deciso per uno sciopero, il blocco degli straordinari e delle flessibilità”.
I dipendenti si dicono contrari alla scelta di esternalizzazione del magazzino, che giunge dopo dopo l’esternalizzazione del reparto stamperia e dopo circa 90 licenziamenti negli ultimi due anni.