Un altro grido d’allarme nel tessile, l’ennesimo, arriva da Sistema Moda Italia e riguarda l’accesso alla cassa integrazione da parte delle imprese.
L’Inps ha diffuso i dati che poi SMi ha rielaborato col Centro Studi di Confindustria Moda ed è emerso che nel periodo gennaio-aprile le ore complessivamente autorizzate (CIGO, CIGS e deroga) per l’industria Tessile-Moda risultano pari a 50.697.134.
In quattro mesi sono triplicate le ore richieste in tutto l’anno 2019 (15.176.449 ore). Ad avere un aumento consistente è stata la cassa integrazione ordinaria, che passa da 9.474.391 ore nell’anno 2019 a 48.790.881 tra gennaio e aprile. Calano, invece, le ore di cassa integrazione straordinaria e aumentano, ma in modo meno considerevole, quelle in deroga.
L’industria dell’Abbigliamento copre più ore del Tessile, fermo al 45,2% del totale. Le autorizzazioni interessano in misura prevalente (65,6% del totale Tessile-Moda) la manodopera operaia; in particolare, il 35,5% delle ore sono state autorizzate per gli operai del Tessile e il 30,1% per gli operai dell’Abbigliamento. Per quanto riguarda le ore autorizzate per gli impiegati il 15,1% riguarda il settore Tessile e il restante 19,3% l’Abbigliamento.
“Il ricorso alla cassa integrazione – dice il presidente Marino Vago – esplicita come gli imprenditori del Tessile & Abbigliamento vogliano mantenere vive e attive le imprese e preservare i posti di lavoro, nonostante le difficoltà causate dalla situazione di fermo e di caduta degli ordini. Gli imprenditori italiani sono abituati ad assumersi rischi importanti, ma sono peraltro consapevoli di essere attori determinanti nell’economia del Paese e indispensabili al mantenimento del suo tessuto sociale. La nostra filiera è delicatissima e fatta soprattutto di PMI, che stanno facendo di tutto per conservare la propria attività, auspico quindi una maggiore collaborazione sinergica tra le parti, per mantenere un sano equilibrio di ruoli e di risultati. Il Governo deve essere un indispensabile partner di sostegno per tutti noi, riconoscendo l’importante ruolo economico del nostro settore”.






