Piero Forza Giovane

Filo, l'importanza di esserci

Il ritorno in versione “fisica” di un salone come Filo ha avuto l’effetto di una ventata di positività in un momento in cui le incertezze su mercati e salute sono aumentate a causa della crescita dei contagi in Italia e nel mondo.

Quindi i pareri positivi sulla fiera arrivano a prescindere da numeri e affari, dall’ottima risposta delle aziende a FiloFlow e alla sua sostenibilità (il 68% degli espositori) e dalle collaborazioni con Milano Unica e Acimit.

Piero Forza GiovaneTra le novità la presenza di aziende di servizi al tessile, compresi accessori, passamaneria e packaging: “Sono qui anche per una sorta di collaborazione con gli organizzatori – dice Piergiovanni Vitalini di Forza Giovane (foto a lato) – ma penso che sia il momento di rivedere le strategie e anche di pensare a un nuovo modo di fare ricerca e mercato. Il nostro settore ha subito più di altri la pandemia, perché siamo la ciliegina sulla torta e quindi i primi di cui si fa a meno in caso di ristrettezze. E’ vero che c’è il digitale ma certi articoli vanno spediti, fatti vedere e toccare. Vero anche che però è stato un bene non fare Première Vision perchè ci sono troppe incertezze sanitarie e tante difficoltà a spostarsi”.

Clima disteso anche alla Filatura Alma, dove sono passati anche alcuni clienti stranieri: “Il MiCo – dicono – ci sembra una sede adatta ad una fiera come questa, sicuramente meglio del Palazzo delle Stelline, dove spazi e sistemazioni erano meno fruibili e comode. Siamo qui con una collezione sulla quale non ha influito il lockdown, perché abbiamo comunque continuato a lavorare, anche se il mese e mezzo di fermo totale è andato perso e ne vedremo gli effetti sui conti di fine anno. Abbiamo poi preferito inviare la collezione ai clienti piuttosto che basarci sul digitale.

Molto pragmatico anche l’atteggiamento di Gianni Bologna, l’elaboratore delle proposte sviluppo del salone: “Meno poesia” ha detto alla fine dell’incontro con la stampa riferendosi ad un minimalismo reso necessario dalla situazione particolare, che ha cambiato l’approccio alle fiere e ai mercati.

 

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