Anche il comparto del cappello fa i conti con la pandemia

Sono negativi ed a doppia cifra i numeri del 2020 del comparto del Cappello, che nei dodici mesi ha avuto rispetto al 2019 una diminuzione sia delle esportazioni che delle importazioni.

I cappelli di paglia registrano un calo delle importazioni di -35,1% in valore. Le esportazioni ammontano a 18 milioni di euro, con un calo del 24,9%. Meglio i berretti, che evidenziano un calo delle importazioni (-16,4%) e di -10,% delle esportazioni.

Il paese maggior fornitore è la Cina con 43 milioni di euro, (-29,9%) pari al 36% del totale importato.

Le esportazioni principali in Svizzera (42 milioni di euro, -16,6%), Germania (23,6 milioni di euro, -12,5%), Francia (22,4 milioni di euro, -14,3%), Regno Unito (20 milioni di euro, -6,6%), Stati Uniti (14,4 milioni di euro, -3,7%), Spagna (7 milioni di euro, -28,7%), Paesi Bassi (5,7 milioni di euro -4,6%), Russia (5,1 milioni di euro, -0,9%), Polonia (4,9 milioni di euro, -4,6%), Giappone (4,9 milioni di euro, +1,4%).

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