Sono stati presentati da Fondirigenti i risultati del progetto “Analisi dei fabbisogni e modellizzazione formativa delle competenze manageriali per la circular economy”, svolto con Univa Servizi, dai quali si evidenzia che l’industria varesina è un modello di sostenibilità.
Le imprese della provincia varesina sono circolari più del doppio della media italiana e sono un passo vanatti per produzione, gestione rifiuti e prototipi di prodotti ecologici, mentre sono da migliorare l’approvvigionamento e la distribuzione.
L’indagine si è svolta su un ristretto campione di imprese manifatturiere da Ergo Srl, spin-off della Scuola Sant’Anna di Pisa: l’obiettivo è diffondere a livello nazionale una maggiore cultura manageriale per l’implementazione in azienda di strategie di economia circolare.
Nel varesino negli ultimi anni il 66% delle imprese ha portato avanti almeno un’azione per ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività e di queste 1 su 4 già usa materie “prime seconde”, ossia scarti che recupera e reimmette nel processo produttivo. Gli investimenti sui fronti ambientali, in provincia di Varese, accelereranno nel corso del 2021. La quota di imprese che ha investito in sostenibilità è salita dal 29 al 40% in un anno. In testa si colloca il settore chimico-farmaceutico (89% delle imprese) ma il tessile e abbigliamento è al secondo posto con il 44%.
Le cifre da migliorare sono l’approvvigionamento (38%), la distribuzione (34%) e l’utilizzo dei prodotti (40%).






