Rappresentando, scintilla scoccata a metà

Rappresentando nuovo, abitudini vecchie. Anche a questa edizione della fiera dei rappresentanti pratesi si è ripetuto il trend ormai radicato: tanto impegno degli organizzatori e sforzi ripagati solo in parte dalle aziende, presentatesi solo in parte alla Camera di Commercio, che ospitava gli stand della manifestazione.

Ed è un peccato, perche la vetrina è comunque di quelle importanti ed offre la possibilità di veder campionari e offerte a due passi dall'azienda in un momento in cui le tempistiche stanno cambiando e l'aggiornamento è più che mai necessario. “Dovrebbe esserci un interesse maggiore anche da parte di noi terzisti – dice Marco Menichelli della Plissettatura Rosalba, presente con un proprio stand anche a Filo una settimana fa – perchè una presenza maggiore servirebbe anche a sensibilizzare di più le istituzioni, gli enti e le associazioni per creare una rete più grande. E poi Rap è anche l'occasione per far vedere alle aziende che ci siamo, che siamo ancora vivi e come lavoriamo, il tutto con un investimento economico minimo. Questa è una vetrina dei servizi che offriamo ai lanifici, è il salone dei pratesi, che sono venuti anche a Filo ma che mi hanno ridato appuntamento a Rap sependo che mi avrebbero trovato”.

Tra i lanifici presenti c'è Caverni & Gramigni con Andrea Caverni: “E' una fiera comoda dove trovi tanti fornitori in un colpo solo – dice – e si possono vedere i prodotti da provare per le nuove collezioni. E' unica nel suo genere perchè permette di parlare direttamente col rappresentante. E poi tra pratesi ci si intende meglio…”.

Due le voci dei rappresentanti, ovvero quella di Paolo Ponzecchi, uno dei fondatori di Rappresentando, e quella di Massimiliano Vieri, nuova generazione sulle orme paterne. “Noi ci crediamo ancora – dice il primo, della storica agenzia Petracchi & Ponzecchi – ma non tutti no stri sforzi vengono premiati perchè vengono sempre le stesse aziende, da molti anni a questa parte, mentre la maggioranza non si fa vedere. Fin dalla prima edizione al Castello dell'Imperatore abbiamo voluto dare un servizio a tutto il comparto ma cè chi continua ad ignorarci, non capendo che chi ci perde è chi non viene, chi resta chiuso in azienda. E' difficile capire il perchè di questo comportamento e non c'entra nemmeno il cambiamento dei calendari delle fiere (tema sollecitato con l'esempio dell'Anteprima di Milano Unica, ndr) perchè siamo in grado di adattarci alle esigenze di tutti”.

“Ci aspettiamo sempre che il servizio venga recepito e sfruttato – dice invece Massimiliano Vieri sfogliando il registro con gli ordini – ed anche se non siamo tanti abbiamo comunque 5-6 marchi a testa che sommati fanno un'ottima offerta. Invece i numeri restano fissi e non c'è mai l'impennata tanto attesa, a dispetto di un'organizzazione che invece c'è e funziona. I calendari più fitti non ci preoccupano, abbiamo tante proposte e magari a Rappresentando vengono aziende diverse da quelle andate a Filo. Ben vengano tante fiere una dopo l'altra”.

Pareri un po' discordanti sullo stato di salute del settore. “Per ora gli ordini sono stati inferiori alle attese, visto che ci avevano dipinto un 2015 da grande annata. Qualche mosa bianca c'è ma non basta per mandare avanti il distretto”, dice Vieri, mentre per Ponzecchi c'è “qualche segnale positivo che fa ben sperare per il prossimo futuro, anche se per l'invernale ormai rimangono solo quattro mesi scarsi”. Gli stessi segnali sono confermati anche da Sandro Ciardi, tecnico, imprenditore e vice presidente di Pratotrade: “Qualcosa si muove e si può parlare di minima ripresa. Il salone va visitato perchè l'offerta è ottima e sono stati fatti tanti investimenti sui campionari”.

Matteo Grazzini

25-3-2015

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