Giolica Prato

Il Sol Levante illumina Giolica

Arriva dal Giappone la ventata di novità che ha animato il tessile pratese all’alba del fine settimana: Giolica ha infatti venduto il 49% a Stylem Takisada-Osaka.

Quasi la metà del capitale sociale passa quindi al colosso asiatico, forte di 695 dipendenti e di un fatturato annuo di oltre mezzo miliardo di euro: Giolica Srl, azienda nata nel 2008, con un fatturato annuo da 10 milioni di euro e 13 dipendenti, manterrà comunque la direzione a Prato. L’accordo infatti prevede che a mantenere il timone siano i tre soci fondatori, Nicola Guarducci, Franco Lay e Lorenzo Marini.

Fondata nel 1864, Stylem Takisada-Osaka è guidata da una delle famiglie più importanti del Giappone: oggi è una multinazionale con sedi in tutto il mondo. L’operazione industriale apre a Giolica nuovi sbocchi commerciali e assicura a Stylem Takisada-Osaka un partner manifatturiero in grado di rispondere in maniera tempestiva alle evoluzioni del mercato.

“Ricerca, sviluppo, capacità di leggere i mercati e di reagire in tempi brevi: l’unico modo di crescere, nonostante le sfide costanti imposte da un mercato globale, sensibile e fortemente interconnesso – dichiarano i soci fondatori di Giolica – è puntare sulla qualità”.

Gli stessi soci di Giolica hanno recentemente dato vita a una holding dal nome programmatico, Sviluppo Prato. “La mission è esplicita – spiegano – ovvero diventare un aggregatore di eccellenze pratesi e dare nuova linfa a imprese medio-piccole dalle alte potenzialità”. L’holding ha già partorito la prima startup: Lane di Prato. A caratterizzare la produzione della nuova azienda sarà uno dei prodotti simbolo di Prato: il cardato. La prima collezione debutterà a luglio a Première Vision.

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