Saranno state le moto esposte nel piazzale della Fortezza da Basso per accompagnare lo slogan “Vrrom Pitti Vroom” a dare una partenza sprint al primo giorno di Pitti Filati? I filati svolazzanti dietro le moto sono stati sicuramente di buon auspicio ma a richiamare i primi buyers di questa edizione numero 73 sono stati sicuramente i prodotti di qualità esposti dalle aziende presenti in fiera. Partenza con un fiume di persone al piano terreno, dove già alle 9,30 non c'erano più spazi liberi ai tavoli dei vari stand; inizio più soft invece al piano interrato, dove il fiume di visitatori arriva sempre con un po' di ritardo ma dove molti si fermano anche più a lungo per la presenza di marchi importanti.
L'ottimismo dopo questo inizio superiore alle attese è plpabile ma l'esperienza, che a Pitti Filati regna sovrana, insegna che i conti di fanno alla fine. E non alla fine dei tre giorni di esposizione ma alla fine della ricezione degli ordini.
Il toscano rimane il dialetto più parlato ma nei corridoi della Fortezza la varietà di lingue è confortante per chi cerca sbocchi su mercati esteri: europei (soprattutto occidentali), americani e giapponesi presenti in buon numero, mentre la presenza cinese è, al momento, forse inferiore alle attese.
Venerdì sera le luci di Pitti Filati si spengeranno, mettendo fine anche al lungo calendario di Pitti Immagine iniziato con l'Uomo e proseguito col Bimbo, e forse allora il quadro sarà più chiaro, ma le premesse sono luminose, come molte delle maglie esposte fuori dagli stand.
3-7-2013