La Biennale del Tessile di Turchia apre le porte “All’incrocio tra acqua e arte”, un evento che si inserisce nella ricerca sul “Tessuto delle Onde”.
La seconda edizione della Biennale del Tessile, negli scenari storici dell’Antalya, sotto la supervisione di Nihat Özdal, proseguirà fino al 13 aprile: ospitata dal Governatorato del Distretto di Gazipaşa si svolge in luoghi come le antiche città di Selinus e Lamos, la Grotta di Yalan Dünya, la Torre Rossa, l’Arsenale di Alanya e l’antica città di Syedra.
Il curatore della Biennale, Nihat Özdal, ha sottolineato il forte legame tra tessuti e acqua: “Ogni anno, l’industria tessile mondiale utilizza 93 miliardi di metri cubi d’acqua. Per produrre un paio di jeans servono 10.000 metri cubi d’acqua, mentre per una t-shirt in cotone ne occorrono 2.500. Il settore tessile è responsabile del 20% dell’inquinamento idrico globale, e ogni anno vengono immessi sul mercato circa 100 miliardi di nuovi prodotti tessili”.
Tra gli artisti in mostra, Özge Kahraman, che espone per la prima volta le sue opere in una grotta, l’americano Thomas Jackson e la svedese Diana Orving.