La sua seconda edizione della Vietnam International Trade Fair for Apparel, Textiles, and Textile Technologies, ovvero Viatt, ha portato ad Ho Chi Min City oltre 19.000 visitatori, con un aumento di oltre il 10% rispetto al debutto di un anno fa.
463 invece gli espositori, con una crescita di quasi il 13% rispetto all’anno precedente, con l’aggiunta di diverse nuove zone e di un padiglione che ha offerto un potenziale per lo sviluppo del Vietnam verso l’innovazione e la sostenibilità del settore tessile.
“L’industria tessile e dell’abbigliamento rappresenta il 12-16% del fatturato totale delle esportazioni del Vietnam – ha dichiarato Phan Thi Thang, vice ministro dell’Industria e del Commercio – e di fronte a tendenze favorevoli, insieme ai 17 accordi di libero scambio di nuova generazione che il Vietnam ha firmato e che sono entrati in vigore, l’industria tessile e dell’abbigliamento del Paese punta a un fatturato delle esportazioni di 48 miliardi di dollari entro il 2025″.
Parlando alla chiusura della fiera, Wilmet Shea, direttore generale di Messe Frankfurt Hong Kong ha osservato che “il VIATT 2025 ha superato le aspettative con la sua notevole partecipazione da parte dei principali operatori internazionali, in particolare grazie all’introduzione della Zona Europea e del Padiglione India. Il salone ha compiuto progressi significativi, con una crescita dell’internazionalità, di espositori e visitatori e dell’offerta di eventi collaterali”.
Nella Zona Europea in mostra i modelli di moda francesi, i tessuti per la casa portoghesi e quelli sostenibili del Regno Unito.