Lineapiù soffia su 50 candeline

Un’edizione speciale di Pitti Filati per Lineapiù Italia: lo storico marchio espositore del salone fiorentino, protagonista del comparto dei filati da maglieria, celebra il traguardo di cinquant’anni di attività da quando da Giuliano Coppini lo fondò a Capalle (FI) nel 1975. Da allora l’azienda è stata un punto di riferimento per il mondo della maglieria e della moda, con filati iconici, intuizioni estetiche, ricerche sui materiali e collaborazioni con le più grandi maison del mondo.

“Dal 2010 ho l’onore di guidare Lineapiù Italia – afferma Alessandro Bastagli, presidente della società – da allora, il mio impegno è stato quello di consolidare un patrimonio di cultura d’impresa unico nel suo genere, portandolo nel futuro senza tradire quei valori nati dalla genialità e dalle intuizioni di Giuliano Coppini, fondatore e anima di Lineapiù per 40 anni. Celebrare cinquant’anni di storia – prosegue Bastagli – significa riflettere sulle radici ma, soprattutto, rilanciare una visione. Significa investire in ricerca, sostenibilità e cultura del progetto, costruendo un sistema moda capace di interpretare il presente e immaginare il futuro con coraggio e coerenza”.

L’importante traguardo è stato celebrato con una serata che ha riunito clienti, collaboratori e amici sulle colline fiorentine, ma anche nello stand della Fortezza da Basso dove 21 studenti di Polimoda hanno presentato i loro progetti, in quella continuità tra tradizione e futuro di cui ha parlato Bastagli proprio nello stand di Pitti Filati, insieme al direttore di Polimoda, Massimiliano Giornetti.

Un progetto coordinato da Naira Khachatryan, al contempo docente di Polimoda e stilista che affianca Lineapiù Italia nella messa in scena dei progetti di stile e nella ricerca di nuovi punti maglia, che ha visto coinvolti 21 studenti di 14 diverse nazionalità (Italia, Iran, Israele, Zimbabwe, Svezia, Austria, Stati Uniti, Germania, Uruguay, Colombia, Thailandia, Cina, Francia e Messico), provenienti dai corsi Undergraduate in Fashion Design e Fashion Art Direction e dai Master in Fashion Design e Textile Design. Ne sono nati 11 abiti in maglia e 7 arazzi. “Da questo dialogo autentico e libero tra Industria e formazione nasce il vero antidoto contro la crisi del nostro tempo – ha commentato Massimiliano Giornetti, direttore di Polimoda – Siamo grati ad Alessandro Bastagli, imprenditore visionario, per avere aperto gli archivi di Lineapiù agli studenti di Polimoda e creduto in questo progetto così innovativo”.

Ad arricchire ulteriormente il percorso visivo e concettuale di questo importante anniversario, Lineapiù Italia ha affidato all’artista Felice Limosani la realizzazione di un’opera capace di interpretare ed esprimere il senso stesso di questo viaggio nelle decadi e nei valori. Ecco allora che ha preso vita l’opera “Le Parole del Filo“. Un’indagine sul senso del fare artistico, dove la materia diventa pensiero e il gesto si traduce in linguaggio. L’installazione si compone di elementi orizzontali avvolti da un filo arancione, secondo un gesto continuo e ordinato. Le barre LED scandiscono l’apparizione ritmica delle parole luminose, creando un tempo sospeso, fatto di pause, dissolvenze e ritorni. Ogni parola dell’installazione è scelta per evocare i valori che hanno accompagnato Lineapiù nei suoi cinquant’anni: Essenza, Memoria, Presente, Futuro. Attorno a questi cardini si articolano, in un alternarsi luminoso, termini più intimi e simbolici: Mani, Passione, Eredità, Dialogo, Visione..

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