E’ arrivata al passo finale il 35′ Concorso Nazionale Professione Moda Giovani Stilisti RMI di Cna Federmoda, con la sfilata dei prototipi dei finalisti alla Reggia di Caserta.
Dopo quattro giorni tra San Leucio e Caserta stasera la premiazione dei vincitori. A quello assoluto andrà una borsa di studio di 10.000 euro e la possibilità di partecipare ad eventi internazionali nell’ambito delle collaborazioni che CNA Federmoda ha stabilito nel panorama internazionale, come ad esempio la Mozambique Fashion Week. Prima volta invece per il Premio RMI Young Talent, il cui vincitore si aggiudicherà una borsa di studio di 3.000 euro e una fornitura di tessuti offerti da Silkomo.
I finalisti sono stati scelti ad aprile da un’ampia commissione di esperti e sono arrivati in Campania martedì 8, alla Sala Ferdinando dell’Officina Vanvitelli al Real Belvedere di San Leucio.
“Quando nel 1991 si dette avvio al concorso, che poi negli anni confluì nel più ampio programma di RMI – Ricerca Moda Innovazione, avevamo chiaro come Cna la necessità di dedicare al settore un impegno finalizzato a dare l’opportunità ai giovani che stanno affrontando un percorso formativo nel settore moda di entrare in contatto con il mondo del lavoro e ad aprire un dialogo tra mondo dell’istruzione e della formazione con il mondo delle imprese” spiega Antonio Franceschini, responsabile nazionale di Cna Federmoda.
Più recente il protocollo d’intesa tra il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e il presidente di Cna Dario Costantini.
“C’è un momento preciso, subito dopo il diploma, in cui i sogni rischiano di smarrirsi nel rumore del mondo. È il momento in cui tanti giovani creativi, pieni di visione e talento, si affacciano al lavoro e scoprono che la formazione ricevuta, per quanto importante, non basta. Manca quel ponte tra ciò che si è imparato e ciò che davvero serve. È qui che nasce il bisogno, sociale prima ancora che professionale, di una scuola nuova. Una scuola che insegni il mestiere, ma anche il senso. Che non separi cultura e tecnica, ma le intrecci in un’unica trama” aggiunge Roberto Corbelli, direttore artistico di RMI.