Visti in fiera: prosegue il piano di efficientamento per Clerici Tessuto

Prosegue il piano di efficientamento di Clerici Tessuto, portato avanti da Matteo Rossini, AD da meno di un anno della storica realtà tessile comasca, punto di riferimento nel segmento tessile di alta gamma. Col consueto pragmatismo, Rossini entro nel vivo dei dati economici: “Dopo un 2024 chiuso con un EBITDA azzerato – commenta nell’affollato stand a Milano Unica – il primo semestre 2025 ne registra uno positivo, migliore delle aspettative. Risultato reso possibile da due precisi interventi concordati con la proprietà e il presidente Alessandro Tessuto, che rappresenta la quarta generazione della famiglia dei fondatori: il primo è un ridimensionamento dei dipendenti portato avanti con un uso massimo della Cassa Integrazione in pieno accordo col sindacato, che riguarda 30 persone che tra un anno usciranno dall’azienda. Arriveremo così a 200 dipendenti, numero ideale per il mercato inevitabilmente contratto che ci aspetta nei prossimi anni, ma anche per garantire il controllo della qualità e la flessibilità necessari. Il secondo è una forte azione per riportare le lavorazioni  all’interno dell’azienda: l’ufficio stile, la fase di stampa e in particolare la tessitura, che negli anni scorsi non lavorava su volumi bassi o lavorazioni particolari”. Interventi che ridurranno i costi di circa due milioni di euro tra il 2025 e il 2026. “Il piano industriale che abbiamo messo in atto – continua Rossini – è basato più sulla riduzione dei costi che su un aumento immediato ed effimero dei ricavi, scelta condivisa con la proprietà tanto più in un momento come quello attuale in cui è innegabile l’affanno dei consumatori finali dell’alta moda. Ma se i settori più a valle hanno una marginalità tale da poter avere dei ricavi significativi, seppur ridotti, lo stesso non accade per noi produttori di tessuto”.

A Milano Unica erano riunite in un unico spazio le collezioni Clerici Tessuto, Brochier Paris, Industry e Larusmiani: target di Clerici Tessuto resta quello del lusso, soprattutto per la linea Brochier Paris che ha presentato sperimentazioni innovative di altissima qualità. I mercati più importanti restano Italia e Francia, come ci si aspetta da chi offre tessuti per l’alta moda, ma l’azienda sta ragionando anche per un ingresso più deciso negli Usa.

 

 

 

 

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