Moda e formazione, prima riunione a Milano

Il nuovo Comitato Formazione dell’industria della moda italiana, promosso da Confindustria Moda e da Confindustria Accessori Moda, ha mosso i primi passi ufficiali con la riunione dei membri a Milano.

Presenti i rappresentanti di tutte le componenti del sistema formativo: dalle associazioni nazionali di categoria ospitanti alle associazioni territoriali dei principali distretti della moda, insieme a Confindustria, al Ministero dell’Istruzione e del Merito, alle reti di scuole, ITS, accademie, università, alle agenzie per il lavoro, Unioncamere e alla Congregazione dei Salesiani.

I presidenti delle due associazioni promotrici, Luca Sburlati e Giovanna Ceolini, hanno ribadito la volontà di proseguire uniti nell’impegno a consolidare, attraverso il nuovo Comitato, il ponte tra il mondo delle imprese e il sistema formativo a tutti i livelli: dalle scuole tecniche e professionali (rappresentate nel Comitato dalla Rete TAM), alle Fondazioni ITS moda, fino alle accademie e alle università che offrono percorsi specializzati per il settore.

Carmela Palumbo, capo dipartimento per il sistema educativo e formativo del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha sottolineato l’importanza di una collaborazione istituzionale sempre più stretta tra il Ministero e il sistema di rappresentanza delle imprese della moda per sviluppare iniziative coordinate in grado di offrire ai giovani concrete prospettive professionali e occupazionali in un settore dalle grandi potenzialità.

Guido Torrielli, presidente nazionale della Fondazione Its Academy, ha ricordato l’importanza di lavorare insieme per la promozione, lo sviluppo e il consolidamento di queste scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica post diploma, che permettono di conseguire il titolo di tecnico superiore. La loro promozione , sviluppo e consolidamento, sono espressione di una strategia fondata sulla connessione delle politiche d’istruzione, formazione e lavoro con le politiche industriali.

Il Comitato ha individuato progetti e iniziative su cui lavorare: si va dalla valorizzazione dell’immagine del lavoro nel settore moda all’avviamento di percorsi di orientamento mirati per gli studenti, già dalle scuole medie, e in uscita dalle scuole superiori. In più ci sarà da individuare i fabbisogni formativi delle imprese, costruire una collaborazione strutturata tra sistema produttivo e sistema formativo per l’aggiornamento costante dei programmi e delle competenze dei docenti delle materie tecniche e facilitare il passaggio dei giovani diplomati dal mondo scolastico a quello lavorativo attraverso strumenti efficaci di transizione.

“La formazione – dice Luca Sburlati, presidente di Confindustria Moda – è la chiave per garantire la competitività della nostra industria e creare valore per i giovani che vogliono costruirsi un futuro professionale nella moda. Con il nuovo Comitato Formazione vogliamo costruire percorsi solidi e concreti per far sì che il talento dei nostri ragazzi diventi la forza trainante dell’industria moda italiana”.

“E’ importante – aggiunge Giovanna Ceolini, presidente di Confindustria Accessori Moda – che i giovani siano vicini al mondo del lavoro, lo frequentino con progetti specifici. Sarebbe positivo strutturare maggiormente la possibilità per gli studenti di utilizzare il periodo estivo per approcciare il lavoro in azienda. Esistono i tirocini estivi, così come i contratti di lavoro estivi a tempo determinato, gli stage curricolari e il lavoro occasionale PrestO. Non c’è però nulla di specifico per il settore moda: andrebbe studiato un contratto speciale, che consenta di essere attivato per un periodo massimo di due mesi, in una sorta di alternanza scuola/lavoro”.

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Matteo Grazzini
Matteo Grazzini