A Oporto il tessile è ottimista

Per scelta o per convinzione. Il tessile europeo che si è dato appuntamento oggi a Oporto per la convention di Euratex e ATP ha “deciso” che il settore deve essere positivo e ottimista, a dispetto di una situazione economica e geo-politica che invece farebbe pensare più a tempi bui.

I circa 200 delegati presenti alla decima convention di Euratex sono stati accolti dal presidente Alberto Paccanelli e dal presidente di ATP, l’associazione dei produttori di tessile e abbigliamento portoghesi, Mário Jorge Machado, che hanno delineato i temi del meeting: essere sostenibili in tempi di grande competitività e dare aiuto alle aziende in attesa di un ritorno a costi energetici affrontabili con meno apprensione.

Paccanelli ha ringraziato i presenti per essere a Oporto proprio in un momento così delicato: “Il resto del mondo ci sta guardando” ha detto facendo riferimento a tutta la filiera e all’impegno nel creare un eco-sistema virtuoso.

Ministro portoghese
Pedro Siza Vieira

Di grande impatto comunicativo l’intervento dell’ex ministro portoghese all’Economia Pedro Siza Vieira (foto a lato) che ha fatto un excursus temporale partendo dalla guerra fredda URSS-USA per arrivare al Covid passando da boom economico, WTO, Cina, Trump e cambiamento climatico e dividendo in tre capitoli il suo intervento, in inglese e completamente a braccio per quaranta minuti. Ne è emerso, tra l’altro, che il Portogallo è il paese al mondo che dipende meno da energia non derivante da fonti rinnovabili, grazie ad un parco fotovoltaico enorme. E poi ancora immigrazione utile ma da governare, globalizzazione e temi di politica internazionale. Il tutto offrendo poi un grande contributo all’ottimismo, dicendo che la guerra in Ucraina finirà a breve.

Nel pomeriggio spazio agli workshop nelle varie del Crowne Plaza Hotel, mentre domani sono previste le visite alle aziende tessili nei dintorni di Oporto.

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